L’Estate è arrivata e con essa il tanto atteso Ferragosto, ma purtroppo anche il caos del traffico che ne deriva. Come ogni anno, le strade della provincia di Salerno si riempiono di automobili e si creano code interminabili.

Secondo quanto riportato dal sito web ottopagine.it, la situazione più critica si registra tra Mercato San Severino e Baronissi, dove si è formata una coda di circa 3 chilometri a causa del traffico intenso. Questi rallentamenti hanno causato anche problemi alla viabilità interna, che molti automobilisti avevano scelto per cercare di evitare l’ingorgo.

Ma non è solo questa zona ad essere congestionata. Anche le strade per il Cilento sono particolarmente trafficate. Secondo Anas, l’azienda che si occupa della gestione delle strade, sulla SS18 “Tirrena Inferiore” sono stati registrati ben 61mila veicoli presso Paestum e circa 53mila a Eboli.

Questi numeri ci fanno capire quanto sia grande l’esodo di Ferragosto e quanto sia importante organizzarsi al meglio per evitare disagi e perdite di tempo. È fondamentale pianificare i propri spostamenti in anticipo, evitando le ore di punta e cercando di scegliere percorsi alternativi meno congestionati.

Inoltre, è importante essere pazienti e rispettare le regole della strada. Il traffico può essere stressante e può portare a comportamenti aggressivi, ma è fondamentale mantenere la calma per garantire la sicurezza di tutti gli automobilisti.

Se possibile, è consigliabile anche utilizzare mezzi pubblici o condividere l’auto con amici o parenti, in modo da ridurre il numero di veicoli in circolazione e contribuire a diminuire il traffico.

In conclusione, l’esodo di Ferragosto è ormai un evento annuale e prevedibile, ma è possibile affrontarlo al meglio con una buona organizzazione e un comportamento responsabile. Speriamo che le autorità competenti prendano in considerazione queste problematiche e cerchino di migliorare la viabilità per rendere più agevole il nostro spostamento durante questa festività.

Articolo precedenteLa tragedia di Sant’Angelo dei Lombardi: il dolore di una comunità colpita
Articolo successivoFuochi d’artificio senza regole: l’incidente di San Lorenzello

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui