Napoli. Nella serata di ieri, presso il parco Green Village di via Domitiana a Castel Volturno, il personale della Polizia di Stato ha eseguito due ordini di custodia cautelare in carcere per omicidio, detenzione di armi da fuoco e tentata estorsione aggravati dal metodo mafioso nei confronti di Gesualdo Sartori, un uomo di 31 anni di Napoli.
Sartori, ritenuto dagli inquirenti al vertice del clan Mazzarella, era stato raggiunto il 9 agosto scorso da un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, insieme ad altre 9 persone ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di tentata estorsione, intralcio alla giustizia, detenzione e porto di arma comune da sparo, tutti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di aver agito per agevolare l’attività e gli scopi di associazioni camorristiche.
Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia presentata dal gestore di un ristorante nell’hinterland napoletano, riguardante condotte estorsive intraprese dagli indagati a suo danno nei mesi di aprile e maggio 2023.
Tuttavia, Sartori si era già reso irreperibile dal 18 maggio 2022, essendosi sottratto a un altro provvedimento, un’ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere emessa per un omicidio e un tentato omicidio, avvenuti l’11 ottobre 2009 in via Pazzigno, in concorso con altre 5 persone per le quali la misura cautelare era già stata eseguita il 16 maggio su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Al termine delle procedure di rito, l’uomo è stato associato presso il carcere Secondigliano di Napoli.
I provvedimenti eseguiti sono misure cautelari, disposte durante le indagini preliminari, contro le quali sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è una persona sottoposta a indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.