Una donna georgiana di 24 anni ha abbandonato il suo neonato vicino ai cassonetti della raccolta differenziata a Taranto. La donna, che lavora come badante, aveva paura di perdere il suo lavoro e ha preso questa decisione estrema. Ora, però, ha manifestato l’intenzione di riconoscere il bambino, chiamato Lorenzo dal personale dell’Unità di terapia intensiva neonatale che lo ha preso in cura. La donna vorrebbe chiamarlo Gabriele, ma ciò richiederà una procedura complicata. La donna è stata ascoltata in ospedale, dove è ricoverata, su disposizione della Procura minorile. La donna ha dichiarato di aver partorito il bambino nel bagno della donna che assiste e di aver reciso da sola il cordone ombelicale. Poi ha lasciato il bambino vicino ai cassonetti e si è allontanata. Il bambino è stato trovato da una donna che portava a passeggio i suoi cani e poi è stato portato in ospedale. La badante georgiana è stata rintracciata dalla Polizia grazie alle telecamere di videosorveglianza. La donna è ricoverata in ospedale perché ha bisogno di cure dopo il parto. È indagata per abbandono di minore aggravato. Si è appreso che dovrebbe depositare l’istanza per il riconoscimento della maternità nelle prossime ore, prima che scadano i 10 giorni previsti dalla legge. La decisione finale spetta alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Taranto. Gli investigatori hanno riferito che la donna ha compiuto questo gesto per paura di perdere il lavoro e per la mancata conoscenza della legge italiana che permette il parto in anonimato. L’ambasciata georgiana è intervenuta nella vicenda.

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