Un omicidio commesso con una ferocia senza precedenti è stato perpetrato ai danni di Anna Scala, la donna accoltellata a morte da Salvatore Ferraiuolo, 54 anni, e trovata senza vita nel bagagliaio di un’auto a Piano di Sorrento lo scorso giovedì 17 agosto.

La Procura di Torre Annunziata sottolinea questo fatto nel provvedimento di fermo emesso nei confronti dell’omicida, definendolo anche capace di compiere altri reati contro la persona. Armato di coltello, Ferraiuolo ha atteso per oltre un’ora la sua ex compagna per ucciderla. È proprio su questo dettaglio che si basa l’aggravante della premeditazione contestata dagli inquirenti all’uomo, nato a Piano di Sorrento ma residente a Sant’Agnello. Il sostituto procuratore di Torre Annunziata Federico Nesso e il procuratore Nunzio Fragliasso contestano l’omicidio aggravato dalla premeditazione, lesioni e porto d’arma da taglio e occultamento di cadavere. Inoltre, sono state riscontrate anche violenze domestiche. Dall’atto emerge che l’omicidio ha avuto segnali precursori: Anna aveva subito due aggressioni in due giorni, tra il 24 e il 25 luglio, con pugni e schiaffi presi a casa di un’amica e in spiaggia. In aggiunta, l’ex compagno aveva danneggiato la sua Citroen C3 (dove poi è stata ritrovata senza vita) e l’aveva minacciata di morte per costringerla a ritirare le denunce nei suoi confronti, accusandola di tradimento. I pubblici ministeri, nel decreto, sottolineano la presenza del pericolo di fuga, nonché importanti testimonianze: quelle rese dall’amica presso cui la vittima si trovava il 24 luglio quando Ferraiuolo l’ha picchiata, e le dichiarazioni dei carabinieri di Massa Lubrense e di un sottotenente della polizia locale. Inoltre, ci sono anche le testimonianze di coloro che hanno visto l’assassino – vestito di nero e con un coltello in mano – fuggire a piedi dal garage dove si trovava l’auto della vittima con il suo corpo nel bagagliaio. Ci sono anche le immagini del sistema di videosorveglianza comunale che hanno ripreso Ferraiuolo mentre scappava in sella a uno scooter. Durante l’interrogatorio con il pubblico ministero che lo ha interrogato dopo la cattura, Ferraiuolo ha confessato di essersi procurato il coltello e di avere atteso Anna Scala per oltre un’ora prima di ucciderla.

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