L’uomo arrestato per l’omicidio di Anna Scala, Salvatore Ferraiuolo, è stato sottoposto a fermo convalidato. L’uomo ha confessato di aver commesso l’omicidio e ha dichiarato di non ricordare l’accaduto, essendo stato colto da un blackout.

Il 24 luglio scorso, Ferraiuolo aveva aggredito Anna sulla spiaggia di San Montano di Massa Lubrense, causandole ferite al volto. Lo stesso giorno, aveva danneggiato l’auto della donna tagliando le gomme. Anna, spaventata, si era rifugiata a casa di un’amica a Sorrento, ma Ferraiuolo l’aveva raggiunta anche lì. Voleva che ritirasse la denuncia che aveva presentato ai carabinieri e l’ha aggredita nuovamente.

Dopo l’aggressione, Ferraiuolo ha minacciato di morte Anna al telefono. Armato di coltello, l’ha seguita a Piano di Sorrento e l’ha attesa per un’ora fuori dalla casa di una sua cliente. Poi l’ha colpita alle spalle e ha nascosto il corpo nel bagagliaio dell’auto.

Ai funerali di Anna, la figlia Maria ha espresso la sua rabbia e ha chiesto giustizia per sua madre. Secondo i familiari, le autorità hanno sottovalutato il caso nonostante le denunce presentate da Anna. Ferraiuolo aveva continuato a telefonare a lei e ai familiari, prima di essere bloccato sulle varie utenze. Poi era scomparso, per ricomparire solo nel giorno del delitto.

Il gip del tribunale di Torre Annunziata, Antonello Anzalone, ha convalidato il fermo di Ferraiuolo. L’uomo è accusato di omicidio pluriaggravato, maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, porto abusivo di armi e occultamento di cadavere. Rischia l’ergastolo.

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