La nave umanitaria Sea Eye è stata colpita da una multa di circa 3mila euro e da un fermo amministrativo di 20 giorni. L’accusa è quella di aver effettuato più di un’operazione di salvataggio, ma secondo il presidente dell’ong Gorden Isler, se non avessero agito così, molte persone sarebbero morte. I 114 naufraghi sbarcati a Salerno sono stati tratti in salvo in tre diverse operazioni nelle zone Sar libiche e maltesi. Nessuna delle tre imbarcazioni era in grado di raggiungere autonomamente un luogo sicuro. Sulla terza imbarcazione, ritrovata dalla Sea Eye 4, quattro persone erano prive di sensi. Questo è il secondo fermo che la nave umanitaria subisce quest’anno, sempre con le stesse accuse di violazione della legge Piantedosi. Secondo l’ong, solo quest’anno sono morte più di 2.100 persone nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per cercare protezione in Europa. La legge Piantedosi, secondo il presidente dell’ong, è contraria al diritto internazionale che obbliga un capitano a soccorrere le persone in pericolo in mare. La Sea Eye denuncia che in Italia le azioni legalmente conformi e umane vengono penalizzate. L’ong intenterà una causa contro il fermo e non è stata ancora presa una decisione sulla causa intentata precedentemente contro la detenzione della Sea Eye 4 a Ortona a giugno.