Un’aggressione brutale è avvenuta ieri mattina presso l’ufficio del Piano di zona a Cava de’ Tirreni. Una donna, residente a Nocera Superiore e già nota per comportamenti simili, ha preso a pugni in faccia un’assistente sociale dopo aver insultato e minacciato. La funzionaria è stata soccorsa dal servizio di emergenza e accompagnata in ospedale, dove le sono state riscontrate un ematoma e delle escoriazioni allo zigomo. Fortunatamente, la tac ha escluso complicazioni gravi. La responsabile dell’aggressione è stata identificata, ma non è stata arrestata perché non è stata colta in flagranza di reato. Tuttavia, è stata denunciata a piede libero.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale e la Polizia, che sta indagando sul caso. Questo episodio ha suscitato indignazione e ha evidenziato diversi problemi. Il sindaco Vincenzo Servalli ha definito l’episodio molto grave, sottolineando il ruolo di frontiera che i Comuni svolgono senza gli strumenti necessari per affrontare le crescenti difficoltà sociali, aggressioni e intimidazioni. Ha espresso il suo augurio di pronta guarigione alla funzionaria aggredita.

Anche l’assessore Annetta Altobello, di Fratelli d’Italia e Sinistra Italiana, ha espresso solidarietà. Sulla questione è intervenuto anche il consiglio dell’Ordine degli assistenti sociali della Campania, che ha sottolineato la necessità di contrastare questo fenomeno in modo organico, sistematico e strutturato, coinvolgendo e sensibilizzando tutti gli attori coinvolti.

Tuttavia, le carenze dell’ente continuano a essere un problema centrale. Prima di tutto, la questione della sicurezza, influenzata dalla mancanza di personale e fondi, visto che al palazzo di città non c’è più il drappello della polizia municipale. Inoltre, il personale dei servizi sociali è ridotto all’osso. Al Comune di Cava de’ Tirreni, ad esempio, ci sono solo sei assistenti sociali a tempo parziale che si occupano di utenti e procedure relative a 14 Comuni, cercando anche di soddisfare le esigenze del servizio sociale professionale di Cava. La situazione è inaccettabile e si chiede che i lavoratori vengano messi in sicurezza. La Fp Cgil esprime solidarietà alla lavoratrice aggredita e chiede un intervento deciso da parte del sindaco Servalli, nonché la convocazione di un incontro urgente.

Intanto, il dirigente del III settore, Romeo Nesi, responsabile dell’Ufficio dei Servizi sociali e coordinatore del Piano di Zona Ambito S2, ha disposto che l’accesso agli uffici avvenga solo su appuntamento e previa verifica degli uscieri con il personale preposto ai colloqui con il pubblico. È un primo passo per garantire maggiore sicurezza a tutti coloro che lavorano in questi uffici e che si occupano di fornire servizi essenziali alla comunità.

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