I corticosteroidi: farmaci antinfiammatori con possibili effetti collaterali

Il nostro organismo è dotato di meccanismi per rispondere a eventuali cambiamenti nello stato di equilibrio a cui tende. Ad esempio, in caso di infiammazione, il nostro sistema produce un ormone chiamato cortisolo, che ha un’azione anti-infiammatoria. Tuttavia, ci sono situazioni in cui i meccanismi naturali non sono sufficienti e diventa necessario l’uso di farmaci. I corticosteroidi sono un gruppo di ormoni sintetici progettati sul modello del cortisolo naturale.

Queste molecole sono alla base dei farmaci antinfiammatori steroidei, che agiscono modulando lo stato infiammatorio. Tra questi farmaci, troviamo una compressa effervescente utilizzata per il trattamento di numerose malattie, sia negli adulti che nei bambini, che richiedono un’azione antinfiammatoria intensa. Questo farmaco è sintomatico e allevia solo i sintomi causati dall’infiammazione, bloccando la sintesi di mediatori infiammatori. Viene utilizzato per infiammazioni croniche, reazioni allergiche, terapie autoimmuni, malattie del sangue e della pelle, e per prevenire il rigetto dopo un trapianto.

Nonostante i numerosi benefici, l’assunzione di questo farmaco può comportare una serie di effetti collaterali, la cui comparsa è legata alla durata della terapia stessa. L’uso di corticosteroidi può aumentare i livelli di zucchero nel sangue, causando un effetto diabetogeno. Gli effetti sistemici includono l’osteoporosi e, nei bambini, un possibile ritardo della crescita. Più raramente, si possono verificare effetti psicologici o comportamentali come iperattività, disturbi del sonno e ansia.

Tra gli effetti collaterali, vi è anche un aumento dell’appetito e un aumento di peso, dovuti alla ritenzione idrica e alla redistribuzione del tessuto adiposo in volto, nuca e addome. Inoltre, l’uso prolungato di corticosteroidi può ridurre le difese immunitarie, aumentando il rischio di infezioni. Pertanto, durante l’assunzione di questi farmaci, potrebbero verificarsi infezioni intercorrenti e potrebbe essere necessaria una terapia antibiotica adeguata.

A causa della loro azione sul sistema immunitario, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) consiglia di prestare particolare attenzione alla vaccinazione anti-COVID. Se si è stati sottoposti a una terapia prolungata (superiore a due settimane) e ad alte dosi di corticosteroidi, potrebbe esserci una ridotta risposta anticorpale, rendendo consigliabile una dose di richiamo aggiuntiva.

In conclusione, i corticosteroidi sono farmaci antinfiammatori efficaci, ma è importante considerare e monitorare attentamente i possibili effetti collaterali durante la terapia. Consultare sempre il proprio medico per una corretta valutazione e gestione del trattamento.

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