Attentato a un ex amministratore comunale di Casandrino: raid a colpi di pistola contro la sua auto e la sua abitazione. Un episodio gravissimo che, per fortuna, non ha causato vittime. I proiettili hanno colpito un’abitazione vicina, dove si stava festeggiando un compleanno. È stato un vero miracolo che nessuno sia stato ferito.

L’attacco è avvenuto in una traversa di via Marinaro, una via oggetto di una disputa tra il comune di Casandrino e quello confinante di Grumo Nevano. Quest’ultimo vorrebbe aprirla per consentire ai conducenti diretti a Casandrino di evitare di attraversare il territorio di Grumo Nevano. Pochi minuti dopo l’attentato, alcuni residenti hanno segnalato l’incendio di un veicolo in un’altra via. Gli agenti hanno scoperto che il veicolo era stato rubato a Nola qualche ora prima e il furto era stato denunciato regolarmente. Gli inquirenti sono convinti che l’attentato e l’incendio del furgone siano collegati tra loro. Questo apre diverse possibilità, poiché bruciare un veicolo rubato per compiere un attentato intimidatorio è tipico della criminalità organizzata, nota come camorra in queste zone e nell’intero territorio della città metropolitana.

L’indagine è appena iniziata. Gli investigatori vogliono stabilire se l’attacco sia stato diretto esclusivamente contro l’ex amministratore comunale o se i sicari abbiano commesso un errore, prendendo di mira la persona sbagliata. Non solo le persone presenti alla festa presso la dependance politica, ma anche i residenti del condominio non hanno mai avuto problemi con la legge. Tuttavia, le modalità dell’attacco lasciano pochi dubbi sulla matrice camorristica, anche se gli inquirenti non escludono altre piste riguardanti la vita privata delle possibili vittime dell’attentato. Gli agenti stanno cercando sistemi di videosorveglianza privati nella zona, sperando che le immagini possano aiutare a identificare i responsabili dell’attacco.

Un altro aspetto importante di questa vicenda riguarda i clan che controllano le attività illegali a Casandrino. Il territorio è da sempre sotto il “dominio” dei clan di Sant’Antimo, ma ultimamente si è assistito al ritorno in auge del clan Verde, la cosca storica della camorra di Sant’Antimo. Episodi come quello di questa sera attirano ancora di più l’attenzione delle forze dell’ordine su questa situazione.

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