La famiglia di un pugliese scomparso nel marzo 2017 ha fatto appello alla Procura di Lagonegro affinché vengano fornite delle risposte riguardo al corpo di un giovane trovato a Petina nel 2018. L’avvocato Pasquale Pellegrini ha chiesto delle fotografie a colori e altri elementi importanti per poter confrontare le due identità: quella dello sconosciuto di Petina e quella dello scomparso pugliese.

Il corpo del giovane è stato ritrovato il 19 luglio 2018 da un biker di Caggiano che stava facendo un’escursione sul monte Figliolo. La vittima era deceduta a causa delle ferite riportate in una caduta da diverse decine di metri. Accanto al corpo è stato trovato uno zaino. Le caratteristiche fisiche del cadavere sono state descritte come altezza di 1,83 metri, fisico atletico, occhi scuri, capelli scuri corti e ricci, carnagione olivastra e un’età apparente di circa 30 anni. I familiari dello scomparso pugliese hanno richiesto una foto a colori per poter avere maggiori dettagli e capire se il giovane trovato morto potrebbe essere il loro congiunto.

Sul corpo non sono stati trovati documenti, cellulare o altri oggetti utili per l’identificazione, ad eccezione dello zaino e degli abiti indossati: una maglietta verde militare, pantaloni mimetici lunghi e scarpe da trekking. Queste informazioni sono state rese pubbliche grazie alle richieste del sindaco di Petina, Domenico d’Amato, in collaborazione con l’associazione Penelope. Lo scomparso volontariamente nel marzo 2017 nella provincia di Bari presenta molte caratteristiche simili a quelle dello sconosciuto di Petina, come l’altezza, l’età e la corporatura. Anche la carnagione olivastra, che ha fatto pensare agli inquirenti che si trattasse di una persona di origini magrebine, sembra essere compatibile con quella della persona scomparsa.

L’associazione Penelope ha dichiarato di aver chiesto informazioni e ulteriori richieste alla Procura, ma non ha ricevuto risposte dallo scorso febbraio. Secondo gli inquirenti, lo sconosciuto di Petina si sarebbe tolto la vita e non ci sono segni di violenza sul suo corpo. Tuttavia, l’assenza di veicoli nella zona ha sollevato dei dubbi sulla dinamica della tragedia, considerando che era necessario camminare molto per raggiungere il punto da cui si è lanciato. Nei mesi scorsi è stata trovata un’auto vicino all’area, che si pensava potesse essere collegata allo sconosciuto, ma sembra che questa pista si stia affievolendo. Infine, va sottolineato che il corpo è stato sepolto a Petina.

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