Un giovane assassino diventa una star dei social network: il caso di Napoli
Un’orribile storia ha scosso la città di Napoli. Un ragazzo di appena 16 anni ha commesso un omicidio che gli costerà almeno trent’anni di carcere. Tutto è iniziato per una moto parcheggiata male nel centro di Napoli. Il giovane assassino, armato di una pistola calibro 6,35 Browning, ha sparato tre colpi contro un giovane di 24 anni di nome Giovanbattista Cutolo, che si trovava di spalle.
Ciò che sorprende è la reazione dei social network, dove il giovane assassino è diventato una vera e propria star. Amici e parenti lo osannano, mostrando la loro solidarietà e dicendo frasi come “Tutto passa. Ti sto accanto e già mi manchi”. Questa situazione ha indignato una parte della città, soprattutto la mamma della vittima, Liliana Di Maggio, che ha dichiarato che si sono scontrate “le due Napoli”.
Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha espresso il suo disgusto per questa situazione, sottolineando che gli assassini non dovrebbero essere a piede libero e che dovrebbero scontare il resto della loro vita in carcere. Ha anche sottolineato l’importanza di mostrare solidarietà e sostegno alle vittime e alle loro famiglie.
A seguito di questo tragico evento, il sindaco di Mugnano, Luigi Sarnataro, e il comitato cittadino mugnanese guidato da Mario Mauriello organizzeranno una manifestazione in Piazza Municipio per chiedere pene severe e un intervento radicale contro il numero impressionante di giovani criminali e assassini che infestano Napoli e provincia e che vengono osannati sui social network.
La situazione è preoccupante e i cittadini sono stanchi di questa mentalità criminale che sembra prendere sempre più piede. È necessario un intervento deciso e una maggiore attenzione da parte delle autorità per garantire la sicurezza dei cittadini e sradicare questo fenomeno. La speranza è che la parte sana della città sostenga Giovambattista e i suoi cari in questo momento così difficile.
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