Giovanbattista Cutolo, un giovane musicista di 24 anni dell’Orchestra Scarlatti, è stato ucciso in modo assurdo. La sua morte ha scosso molti e la madre di Giogiò, Daniela Di Maggio, ha deciso di urlare al mondo l’assurdità della sua perdita. In lacrime, commossa ma determinata, ha gridato la differenza tra la Napoli di suo figlio e quella dell’assassino, che rappresentano valori opposti. Da un lato c’è la bellezza e l’arte, mentre dall’altro c’è il bullismo, canzoni orribili che diffondono messaggi irresponsabili e l’uso incontrollato di TikTok.

La madre del musicista ha dichiarato di essere paralizzata dal dolore e di non aver mai smesso di piangere. Affinché tutto questo dolore non sia vano, chiede di essere ascoltata dalle istituzioni e di cambiare le leggi per rendere le pene più efficaci. È necessario fermare quanto prima la violenza che si sta diffondendo a Napoli, trasformandola in una città violenta e simile al Far West. Il sedicenne che ha ucciso suo figlio non è un bambino, ma un uomo brutale, un demone che distrugge la vita degli altri ragazzi come Giogiò. Quest’ultimo era pieno di talento e di valori culturali e avrebbe potuto contribuire a migliorare Napoli.

Il questore di Napoli, Maurizio Agricola, su proposta della Squadra Mobile, ha disposto la sospensione per 30 giorni dell’attività del pub di piazza Municipio, dove si è verificata la lite che ha portato all’omicidio del musicista. Gli agenti hanno accertato che il 31 agosto, a causa di una lite per motivi futili all’interno del locale, il giovane è stato colpito da colpi di arma da fuoco. Inoltre, già a marzo del 2022, l’area esterna del pub era stata teatro di una rapina ai danni di due clienti. Questo provvedimento è stato preso per evitare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.

La morte di Giovanbattista Cutolo è una tragedia che ci fa riflettere sulla violenza presente nella nostra società. È necessario agire per fermare questo dilagare di violenza, cambiando le leggi e rendendo le pene più severe. Dobbiamo lottare per una Napoli migliore, in cui i talenti e i valori culturali possano prosperare senza il timore di essere distrutti da individui violenti. La voce di Daniela Di Maggio deve essere ascoltata e le istituzioni devono fare la loro parte per garantire la sicurezza e la giustizia per tutti.

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