Sospensione e sanzione per il magistrato del tribunale di sorveglianza di Perugia Ernesto Anastasio, colpevole di accumulare un arretrato di 858 fascicoli e ritardare i provvedimenti relativi alla libertà personale dei detenuti. Il Consiglio superiore della magistratura ha stabilito che il comportamento di Anastasio getta discredito sull’intera amministrazione giudiziaria. Il magistrato, soprannominato “il giudice-poeta”, ha sostenuto di sentirsi oppresso da un lavoro che non gli dà soddisfazione a causa dei suoi interessi orientati in altri campi. Una perizia ha ipotizzato un disturbo della personalità come spiegazione del suo comportamento. Nonostante una precedente sanzione con trasferimento d’ufficio, Anastasio non ha mostrato miglioramenti. La sospensione è stata quindi necessaria per evitare ulteriori pregiudizi ai diritti dei detenuti e al funzionamento del tribunale. Il Procuratore generale della Cassazione ha contestato ad Anastasio la violazione dei doveri di diligenza e laboriosità. La Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha ritenuto le condotte di Anastasio molto gravi, con ritardi che hanno influenzato negativamente il funzionamento del tribunale e costretto i colleghi a lavorare in eccesso per affrontare i suoi fascicoli.

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