La cerimonia di commemorazione del sacrificio del sottufficiale Vincenzo Giudice, Maresciallo Maggiore della Guardia di Finanza, è sempre un’emozione molto forte per gli abitanti di Eboli. Quest’anno si celebra il 79° anniversario della sua morte, sabato 16 settembre, e la città di Eboli vuole ricordare la sua figura in modo solenne.

La cerimonia avrà inizio alle ore 10.00 con la tradizionale deposizione di una corona di alloro presso il monumento eretto in sua memoria in Piazza della Repubblica. Successivamente, nell’Aula Consiliare della Residenza Municipale, in via Matteo Ripa n.49, si terrà un convegno organizzato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza, durante il quale si ripercorreranno le gesta e il sacrificio di Vincenzo Giudice.

La storia di Vincenzo Giudice è molto importante per gli abitanti di Eboli. Era un sottufficiale originario della città e aveva combattuto durante la Prima Guerra Mondiale. Al momento della sua morte, era Comandante della Brigata costiera di Carrara, in Toscana. Fu ucciso brutalmente dai nazisti il 16 settembre 1944, a seguito di una rappresaglia per l’uccisione di un militare tedesco avvenuta nella vicina frazione di Bergiola Foscalina.

Quando Vincenzo Giudice venne a conoscenza di ciò che stava accadendo, si presentò al Comandante della formazione tedesca offrendo la propria vita in cambio degli ostaggi civili. Tuttavia, l’ufficiale nazista rifiutò la proposta, sostenendo che le leggi di guerra non permettevano ai militari di compiere gesti simili. Nonostante ciò, Vincenzo Giudice si spogliò della divisa e si dichiarò civile, chiedendo ancora una volta di risparmiare gli innocenti. Fu immediatamente fucilato insieme ad altre 72 vittime, tra cui la sua stessa moglie e i suoi due figli, Marcello ed Anna Maria, di 16 e 17 anni, che subirono anche il vilipendio del cadavere.

Il sacrificio di Vincenzo Giudice è un esempio di coraggio e altruismo che deve essere ricordato e tramandato alle future generazioni. La cerimonia di commemorazione è un momento di riflessione e di gratitudine per il suo gesto eroico. Gli abitanti di Eboli sono orgogliosi di poter ricordare un concittadino così coraggioso e sperano che la sua storia continui a ispirare tutti a lottare per la giustizia e la pace.

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