In un recente intervento, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso il suo auspicio affinché le televisioni smettano di trasmettere sceneggiati che diffondono modelli subculturali di comportamento che esaltano il modello camorristico.

De Luca ha sottolineato che da anni ci sono sceneggiati televisivi che hanno come protagonisti giovani camorristi, contribuendo così alla diffusione di modelli di comportamento e di linguaggio negativi. Questi modelli, secondo il presidente, hanno alimentato fenomeni come le baby gang e la micro delinquenza.

Il presidente ha evidenziato un esempio emblematico di questo problema, sottolineando che solo in Italia si verificano episodi in cui gli studenti svuotano cestini di immondizia sulla testa dei professori. Questo comportamento, oltre ad essere offensivo e irrespettoso, è un chiaro segno di una società in cui manca il rispetto per l’autorità.

De Luca ha concluso il suo intervento auspicando un ripristino del principio di autorità in Italia, in modo che i modelli di comportamento negativi vengano contrastati e si possa promuovere una cultura del rispetto e della legalità.

La sua dichiarazione ha sollevato un dibattito sul ruolo dei media nella diffusione di modelli culturali e comportamentali. Molti concordano sul fatto che i media abbiano una grande responsabilità nel plasmare le menti dei giovani e che dovrebbero fare di più per promuovere valori positivi anziché esaltare modelli di comportamento negativi.

È importante che le televisioni e gli altri mezzi di comunicazione tengano conto dell’effetto che i loro contenuti possono avere sulla società e si impegnino a trasmettere messaggi che promuovano la legalità, il rispetto e la responsabilità. Solo così si potrà costruire una società migliore, in cui i giovani abbiano modelli positivi da seguire e in cui sia ripristinato il principio di autorità.

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