Operazione contro la corruzione negli alloggi popolari a Salerno e provincia
Tre persone sono state arrestate e una trentina è stata indagata nell’ambito di un’operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Salerno. L’obiettivo era smantellare un sistema corruttivo nelle assegnazioni degli alloggi popolari. Undici immobili sono stati sequestrati in diverse città, tra cui Salerno, Cava de’ Tirreni, Nocera Inferiore, Fisciano, Eboli, Campagna, Pontecagnano Faiano e Vallo della Lucania.
I militari della compagnia cittadina, guidati dal maggiore Antonio Corvino, hanno eseguito tre misure cautelari, con gli arresti domiciliari nei confronti di G.S., responsabile fino al dicembre 2021 dell’Unità operativa complessa inquilinato dell’Acer, l’Agenzia regionale delle case popolari, P.P., già dipendente dell’Iacp, e di A.D.G. Le accuse a loro rivolte sono di corruzione in atti d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, accesso abusivo a sistema informatico e falsità.
Secondo quanto ricostruito dal procuratore capo Giuseppe Borrelli durante una conferenza stampa, è emerso un quadro illegale che ha corrotto le assegnazioni degli alloggi di edilizia pubblica. I corrotti avrebbero richiesto mazzette che andavano da 2 a 4mila euro, permettendo agli inquilini di ottenere un alloggio senza averne diritto. Nel dicembre 2021, uno degli indagati è stato arrestato in flagranza mentre riceveva una mazzetta in un hotel di Mercato San Severino da una coppia di coniugi.
Tutti gli inquilini coinvolti nell’inchiesta, che dovranno rispondere di corruzione e invasione di edifici, sono stati invitati a liberare le abitazioni entro due mesi. Le operazioni saranno coordinate dalla prefettura di Salerno, come chiarito durante la conferenza in procura.