Dopo mesi di detenzione a Reggio Calabria, Pellegrino Crisci è stato nuovamente trasferito. Il 41enne di Sirignano, accusato di triplice tentato omicidio, è stato spostato nel carcere di Agrigento. Questo nuovo trasferimento è stato disposto dal carcere di alta sicurezza calabro verso un altro istituto penitenziario di alta sicurezza, ma situato in Sicilia. Tuttavia, l’avvocato Aufiero, legale di Crisci, ha presentato un’istanza per richiedere il trasferimento in Campania per il suo assistito, sostenendo che questi spostamenti “ledono il diritto alla difesa”.
Durante la sua permanenza nel carcere di Bellizzi Irpino, il 41enne ha continuato a minacciare la sua ex compagna e un maresciallo dei carabinieri tramite terze persone.
Il tentato omicidio dell’ex compagna Michela Principe è ciò che ha portato Pellegrino Crisci in carcere lo scorso giugno, con l’accusa di triplice omicidio. Il 19 giugno, infatti, dopo aver seguito la sua ex compagna di Sirignano, Crisci l’ha ferita con diversi colpi d’arma da fuoco. La donna stava cercando di presentare un’altra denuncia contro l’ex compagno, ma è stata fermata dai colpi sparati contro di lei dal 41enne, che l’hanno raggiunta al braccio.
Pellegrino Crisci, difeso dall’avvocato Gaetano Aufiero, era già sottoposto agli arresti domiciliari per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna Michela Principe. L’imprenditore nel settore automobilistico, 41enne di Sirignano, era stato sottoposto a questa misura perché il 6 dicembre 2021 aveva aggredito la sua ex compagna con un coltello, causandole la rottura del naso. Crisci era anche finito nel carcere di Poggioreale nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Napoli insieme a Bernardo Cava, detto Aldo. Entrambi erano accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore del Mandamento. Tuttavia, questa misura è stata successivamente annullata dal tribunale del riesame. Cava e Crisci erano stati accusati di aver imposto un’estorsione a un imprenditore del Baianese che aveva subito un attentato doloso al suo veicolo nell’ottobre 2020.