Sette persone sono state rinviati a giudizio per presunte irregolarità nella gestione dei centri di accoglienza per migranti. Tra gli imputati ci sono Paolo Di Donato, Silvana Di Donato e Graziella Di Donato di Sant’Agata dei Goti, Giuseppe Caligiure, Giovanni Pollastro e Renza Fusco, anche loro di Sant’Agata, e Elio Ouechtati di Montesarchio.

Paolo Di Donato è accusato di peculato, in quanto gli inquirenti sostengono che si sia appropriato di 774mila euro stanziati dalla prefettura a favore del Consorzio Maleventum, di cui è indicato come amministratore e/o gestore di fatto. Inoltre, Paolo Di Donato e gli altri quattro imputati (che sono stati legali rappresentanti del Consorzio in diverse epoche, dal gennaio 2015 al marzo 2017) sono accusati di frode nell’esecuzione del capitolato stipulato con la prefettura.

Gli avvocati Pietro Farina, Vittorio Fucci e Domenico Zampelli si stanno occupando della difesa dei sette imputati.

Questo processo evidenzia l’importanza di una gestione trasparente e corretta dei fondi destinati all’accoglienza dei migranti. È fondamentale che i soldi pubblici vengano utilizzati nel modo corretto e per il fine a cui sono stati destinati, garantendo così il rispetto dei diritti delle persone in cerca di protezione.

Si spera che questo processo porti a una maggiore attenzione nella gestione dei centri di accoglienza e che vengano adottate misure per prevenire eventuali abusi e malversazioni. È necessario garantire che i migranti vengano accolti in modo dignitoso e che i fondi stanziati per la loro assistenza siano utilizzati nel modo corretto, al fine di favorire l’integrazione e il sostegno di coloro che si trovano in una situazione di vulnerabilità.

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