La stazione Garibaldi della metropolitana di Napoli è stata allagata a causa della spazzatura. Potrebbe sembrare un paradosso, ma purtroppo è la triste verità. Ieri, venti minuti dopo l’inizio della pioggia, la fermata della metropolitana ha iniziato ad allagarsi. È stata subito chiusa ai viaggiatori per motivi di sicurezza e riaperta solo dopo oltre 4 ore. L’allagamento è stato causato dall’accumulo di immondizia sul tetto della stazione. Questa situazione, tipicamente napoletana, si protrae dal 2014, anno in cui è stata inaugurata la piazza progettata dall’architetto Dominique Perrault.

Il problema della stazione è legato alla copertura futuristica che prevede una parte in lastre di vetro posizionate al di sotto del livello stradale. I cittadini che passeggiano sulla piazza Garibaldi, in modo incivile, lanciano ogni tipo di spazzatura sui vetri, ostruendo le grondaie. Di conseguenza, l’acqua piovana si accumula sul tetto e finisce per allagare la stazione sottostante.

La soluzione sarebbe semplice: pulire quotidianamente il tetto di vetro. Tuttavia, il progetto non prevede alcun accesso a quella parte della copertura, quindi è necessario calarsi con una corda per pulire la spazzatura. Questa operazione, che viene eseguita decine di volte all’anno, non è di facile esecuzione. Ieri, sotto la pioggia, una squadra di pulizia è stata chiamata d’urgenza per liberare le grondaie e risolvere la situazione. Nel complesso, sono stati rimossi oltre quaranta chili di spazzatura, tra lattine di tonno, bottiglie di plastica, indumenti, cartacce e buste della spesa.

Il primo allagamento causato dalla spazzatura si è verificato nel 2014, sei mesi dopo l’inaugurazione della stazione. Da allora, ci sono stati almeno altri quattro episodi simili che hanno portato alla chiusura della stazione. Inoltre, ci sono state numerose giornate in cui i passeggeri sono stati ammessi ai binari nonostante la pioggia si infiltrasse nella struttura, seppur in maniera meno intensa.

Il primo tentativo di risolvere il problema è stato l’installazione di una rete sopra le lastre di vetro. Questa rete è riuscita a fermare i lanci più consistenti, ma non ha impedito il passaggio di oggetti più piccoli come bottiglie di plastica e lattine. Quindi, il problema non è mai stato completamente risolto. Attualmente, Anm e il Comune stanno discutendo per trovare una soluzione, come la sovrapposizione di un nuovo tetto in grado di limitare gli accumuli di spazzatura. Tuttavia, sarà necessario convincere anche l’architetto che ha progettato la piazza, il quale potrebbe non essere d’accordo con la modifica.

Durante la tempesta di ieri, anche la stazione Materdei è stata chiusa per allagamento. Anche in questo caso, le difficoltà sono dovute alla fase progettuale: le scale di ingresso alla stazione sono posizionate ai piedi di una strada in discesa. Quando piove abbondantemente, l’acqua raggiunge velocemente l’accesso alla stazione, supera il piccolo dislivello e si riversa all’interno con forza. Anche alla fermata Dante, come sempre, l’acqua piovana si è infiltrata negli ascensori.

In conclusione, la metropolitana di Napoli è messa in difficoltà a causa dell’accumulo di spazzatura. Nonostante i tentativi di risolvere il problema, la situazione persiste e causa disagi ai viaggiatori. È necessario trovare una soluzione che garantisca la pulizia e la funzionalità delle stazioni, così da evitare futuri allagamenti.

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