Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE) ha lanciato un allarme sulle condizioni estive delle carceri campane, che stanno diventando sempre più pericolose per il personale e i detenuti. Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha denunciato i recenti episodi di violenza nelle carceri di Avellino, Salerno e Nisida e ha annunciato una manifestazione di protesta che si terrà il prossimo martedì davanti agli uffici del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria a Napoli.

La situazione sta diventando insostenibile, come sottolinea Tiziana Guacci, segretario regionale del SAPPE. Nel carcere di Salerno, tre agenti del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti sono stati aggrediti da un detenuto straniero con problemi psichiatrici mentre lo stavano accompagnando a fare una visita. Uno degli agenti è stato colpito al volto con una testata, subendo un gonfiore allo zigomo, mentre gli altri due sono stati presi a calci. Questo episodio è solo l’ultimo di una serie di violenze che si verificano quotidianamente nelle carceri campane.

Il SAPPE chiede un intervento urgente da parte delle autorità competenti per garantire la sicurezza del personale e dei detenuti. Il sistema carcerario regionale è sull’orlo del collasso e l’ordine e la sicurezza interna sono a rischio. È necessario investire in nuove misure di sicurezza e migliorare le condizioni di lavoro per il personale penitenziario.

La manifestazione di protesta del SAPPE a Napoli è un segnale forte per richiamare l’attenzione sulle criticità del sistema carcerario campano. È indispensabile trovare soluzioni concrete per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti umani all’interno delle carceri. La vita di chi lavora e di chi è detenuto non può essere messa a rischio ogni giorno. È responsabilità delle istituzioni intervenire immediatamente per porre fine a questa emergenza.

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