L’inchiesta sull’alluvione del novembre 2022 ad Agropoli si sta ampliando e coinvolge sempre più persone. La procura di Vallo della Lucania ha iscritto nel registro degli indagati ben 53 persone, che potrebbero dover rispondere di abusivismo edilizio o occupazione illecita di demanio pubblico.

Le indagini, condotte dalla polizia municipale di Agropoli, hanno scoperto la presenza di numerose opere realizzate vicino ai corsi d’acqua, che potrebbero aver contribuito ad aggravare gli effetti dell’alluvione.

Ora spetta agli indagati dimostrare di aver ottenuto le autorizzazioni necessarie per la costruzione di tali opere. In caso contrario, potrebbero essere esclusi dal risarcimento dei danni richiesto dal Comune alla Regione Campania e potrebbero essere costretti a demolire le loro opere abusive.

Le verifiche riguarderanno diverse località di Agropoli, non solo la frazione Moio. A coordinare queste attività sarà l’ex comandante Sergio Cauceglia.

Questa inchiesta potrebbe avere importanti conseguenze per la prevenzione di future inondazioni. La demolizione delle opere abusive potrebbe infatti contribuire a migliorare il deflusso delle acque piovane.

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