“Violenza sessuale, atti persecutori e rapina: la storia di terrore di un 17enne di Meta nei confronti della sua ex fidanzata”

“Sei una munnezza tu e la tua famiglia. Sei solo una z… Una cornuta come tuo padre, ti uccido e uccido anche tuo padre. Ti sparo. Ti butto l’acido addosso in faccia così la gente non ti riconosce più”. Sono alcune delle frasi choc che il 17enne di Meta arrestato ieri mattina avrebbe indirizzato alla sua ex fidanzata, una ragazza coetanea, al termine di una relazione durata 5 mesi e nata sui banchi di scuola.

L’ordinanza della Gip del Tribunale per i minorenni di Napoli rivela un racconto degli orrori. I fatti risalgono ai mesi di giugno, luglio ed agosto 2023: l’indagato, non accettando la fine della storia, avrebbe costretto la minore a subire rapporti sessuali contro la sua volontà sulla spiaggia di Meta, con minacce gravi rivolte anche ai suoi congiunti. La ragazza si è trovata a vivere in un costante stato di ansia e sotto minaccia costante di morte. Grazie alle indagini dei carabinieri di Sorrento, è stato possibile raccogliere pesanti prove che hanno portato all’arresto del 17enne, ora recluso nell’istituto penale per i minorenni di Nisida.

Secondo la Gip del tribunale per i minorenni di Napoli, il giovane inizialmente si era mostrato presente e amorevole, ma col passare del tempo aveva sviluppato comportamenti gelosi e possessivi. La Procura per i minori, che ha iniziato le indagini a settembre dopo una denuncia della vittima e della madre, ha raccolto testimonianze in cui l’adolescente minacciava la ragazza con frasi come “Devi fare quello che ti dico io, sei solo mia” e “Ti metto incinta e devi fare quello che ti dico”. Gli screenshot di Whatsapp consegnati dalla vittima confermano queste espressioni in dialetto.

Dalle indagini è emerso che il 17enne pretendeva di controllare ogni movimento della ragazza, impedendole di uscire di casa senza il suo consenso e vietandole di andare al mare per paura che altri la vedessero in costume. In pubblico, l’ha schiaffeggiata e in due occasioni le ha strappato il telefono di mano per controllarne il contenuto, motivo per cui è accusato anche di rapina.

La storia del minorenne è caratterizzata da turbolenza: era già stato allontanato da casa per maltrattamenti in famiglia, aveva aggredito lo zio e picchiato più volte la madre, sempre con l’obiettivo di ottenere soldi per comprare droga. Era stato denunciato già quattro volte e i carabinieri lo conoscevano, nonostante fosse formalmente incensurato. Tossicodipendente e violento anche in famiglia, il 17enne era fuggito dalla comunità che lo aveva ospitato e aveva ripreso a pedinare la sua ex fidanzata, che nel frattempo aveva deciso di interrompere la relazione.

L’ultimo episodio, accaduto poche settimane fa, ha spinto la giovane e i suoi genitori a prendere provvedimenti e a denunciare. La ragazza non usciva più di casa da sola da tempo ed anche quella volta era in auto con la madre. L’ex fidanzato le ha riconosciute, l’ha pedinate e inseguite fino sotto casa. Si è appostato vicino al portone e ha cominciato a citofonare con insistenza, urlando, insultando e minacciando la ragazza e i suoi familiari. Solo l’intervento dei carabinieri ha fermato l’aggressore. Così è iniziato il percorso del Codice Rosso: denuncia, indagini e l’arresto di ieri per stalking, violenza sessuale e rapina.

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