Stangata per la rete di pusher della Costiera Amalfitana: il pubblico ministero ha richiesto pesanti condanne per i dieci imputati. Matteo Senatore, conosciuto come Mario Bros, sarebbe il capo della gang e per lui è stata chiesta una pena di 14 anni di reclusione. Anche gli altri imputati rischiano pene alte, tra cui Raffaele Mammato, Eugenio Pierri, Pasquale D’Elia e Salvatore Rinaldi. La sentenza verrà emessa il prossimo mese e i difensori avranno l’opportunità di presentare le loro argomentazioni. Lo scorso novembre, le autorità hanno sgominato questa rete di spacciatori che operava nella Costiera grazie a un’indagine accurata. Senatore, nonostante fosse agli arresti domiciliari, avrebbe continuato a vendere droga dalla sua abitazione, diventando il fulcro dell’attività del gruppo. Utilizzando il potenziale del web, acquistava sostanze stupefacenti dall’estero per poi rivenderle nella zona. La droga veniva anche reperita a Napoli e nell’agro nocerino sarnese. Inoltre, insieme ad altri membri del gruppo, Senatore aveva provato a coltivare due piantagioni di canapa indiana a Raito. Complessivamente, dieci persone sono state coinvolte in questa indagine, accusate di associazione a delinquere e traffico di droga. Alcuni di loro hanno respinto le accuse, sostenendo che la droga fosse per uso personale.

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