Truffa informatica: banda arrestata per furto di dati personali e frode online
Una banda composta da sei persone è stata arrestata per aver sottratto dati personali a persone ignare attraverso un inganno. Il loro metodo consisteva nell’invitare le vittime a scaricare un’app di investimento o di giochi online, promettendo un bonus di 50 euro dopo l’iscrizione. Tuttavia, si è scoperto che tutto ciò era falso e che i membri della banda utilizzavano i dati delle vittime per aprire conti correnti online all’estero e compiere prelievi o acquisti senza il consenso dei titolari delle carte.
L’indagine è stata avviata nel 2022 dalla polizia postale e coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati alcuni dispositivi appartenenti agli indagati, tra cui Marco C., un diciannovenne di Santa Maria Capua Vetere. Le indagini sono state concluse solo per lui, poiché all’epoca dei fatti era ancora minorenne. Altri soggetti coinvolti nell’inchiesta sono un ventenne di San Prisco, Daniele C., un ventenne di Torre del Greco, Pasquale T., un trentatreenne di Torre del Greco, Giuseppe R., un ventiquattrenne di Torre del Greco, Domenico V.U., e un ventenne di Torre del Greco, Gennaro C.
La Procura sammaritana ha contestato loro l’associazione per delinquere finalizzata alla sostituzione di persona e truffa ai cittadini. I membri della banda aprono conti correnti online su piattaforme estere come “Bbva”, “Revolut” o “Mercuryo” utilizzando i dati personali delle vittime, comprese le foto per l’identificazione. Successivamente, operano sui conti correnti delle vittime, che si accorgono solo in seguito degli ammanchi sulle loro vere carte o conti correnti.
In particolare, Marco C. e Daniele C. reclutavano le vittime convincendole ad installare sul proprio cellulare delle applicazioni d’investimento in cambio di un premio in denaro o di buoni regalo. Le vittime, residenti tra Curti, Capua, Vitulazio e zone limitrofe, sono state diverse. La banda ha continuato a truffare ulteriori persone utilizzando i conti aperti a nome delle giovani vittime. Gennaro C., residente a Torre del Greco, sembra essere stato il capo e promotore dell’operazione, responsabile dell’acquisizione dei dati personali e del pagamento delle somme concordate. Giuseppe R. e Domenico V. U., invece, erano gli autisti di Gennaro C., poiché quest’ultimo era privo di patente di guida.
Le perquisizioni e i sequestri sono stati eseguiti per raccogliere ulteriori prove a sostegno delle accuse mosse agli indagati. Le autorità competenti continuano le indagini per individuare eventuali altri membri dell’associazione criminale ancora non identificati. Le frodi informatiche sono un fenomeno sempre più diffuso nel circondario casertano e richiedono una costante vigilanza da parte delle autorità competenti.