Ergastolo confermato anche in Cassazione per Ciro Guarente, imputato per l’omicidio di Vincenzo Ruggiero avvenuto ad Aversa nel luglio 2017. La vittima, un attivista omosessuale, è stata uccisa a colpi di pistola e successivamente fatta a pezzi e coperta di cemento in un garage a Napoli. La madre di Vincenzo non ha mai smesso di chiedere giustizia per suo figlio, mentre i genitori hanno preferito assistere di persona alla discussione in Cassazione. Nonostante un tentativo di ridurre la pena, Ciro Guarente non ha ottenuto sconti e la sua condanna all’ergastolo è stata confermata. L’ex dipendente della Marina militare si era dichiarato pentito durante il processo di Appello nel 2020, chiedendo scusa alla famiglia della vittima. La Procura generale aveva invece chiesto la conferma della condanna emessa in primo grado. Il delitto è avvenuto a causa della gelosia di Guarente nei confronti della sua ex compagna Heven Grimaldi, che ospitava Vincenzo nel suo appartamento ad Aversa. Il movente passionale ha portato all’uccisione di Ruggiero e alla successiva dissoluzione del suo corpo. La famiglia della vittima è assistita da un avvocato e una criminologa.