Una banda di cybercriminali è stata smascherata dai carabinieri della Sezione Cyber Investigation del Nucleo Investigativo di Roma. Questi criminali agivano utilizzando la tecnica dello ‘smishing’, inviando falsi messaggi di testo per ottenere informazioni sensibili e svuotare i conti bancari delle loro vittime. Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Ancona e hanno utilizzato sofisticate tecniche di digital forensics per ricostruire il loro modus operandi.

I carabinieri hanno eseguito un’operazione in provincia di Fermo e nel comune di Torre Annunziata, Napoli, con il supporto delle forze dell’ordine locali. Un uomo originario di Torre Annunziata, ma residente nelle Marche, è stato arrestato e considerato il presunto organizzatore della banda. Altre quattro persone, coinvolte nello stesso procedimento penale, sono state sottoposte a perquisizioni personali, domiciliari e informatiche.

Le indagini sono partite da una denuncia presentata da un cittadino romano, il quale aveva subito una truffa di circa 27.000 euro dal suo conto corrente. I carabinieri hanno scoperto che la banda inviava messaggi di testo alle vittime, fingendo di essere le rispettive banche, e le invitavano ad accedere al proprio conto online o a contattarli telefonicamente. Una volta ottenute le credenziali di accesso, i criminali prelevavano denaro dai conti e lo trasferivano su conti intestati a complici, che venivano poi ricompensati con una percentuale del denaro sottratto.

Le indagini hanno finora rivelato almeno 19 reati commessi in tutta Italia, per un valore stimato di almeno 280.000 euro. Durante le perquisizioni, sono stati trovati 16.000 euro in contanti e dispositivi elettronici che saranno ulteriormente analizzati dai carabinieri per raccogliere ulteriori prove.

Questa operazione dimostra l’importanza delle competenze specializzate nella lotta contro la criminalità informatica. Grazie all’impiego di sofisticate tecniche di digital forensics, i carabinieri sono riusciti a individuare e arrestare i membri di questa banda di cybercriminali. Tale successo rappresenta un passo avanti nella lotta contro la frode informatica e una protezione per i cittadini che utilizzano servizi bancari online.

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