In caso di allarme nella zona rossa dei Campi Flegrei a Napoli, il Comune non ha ancora aggiornato il piano di evacuazione, ma alcuni dettagli saranno simili a quelli del piano precedente.

Il piano di evacuazione coinvolge undici quartieri della città, con una popolazione totale di 300mila persone, di cui circa 150mila potrebbero avere bisogno di mezzi forniti dalle autorità locali per sfuggire entro le 72 ore previste dal primo allarme.

Sono stati individuati 17 luoghi considerati sicuri per il concentramento delle persone senza mezzi di trasporto proprio nei quartieri a rischio. Tuttavia, il piano attuale suggerisce a chi non possiede un’auto di aspettare il bus, senza fornire dettagli specifici su dove trovare queste navette. Il documento è particolarmente vago, creando confusione tra i cittadini.

Il piano propone una divisione degli evacuati in base a specifiche zone Istat, ma trovare a quale zona si appartiene richiede l’accesso a una mappa speciale di Napoli, complicando ulteriormente il processo di evacuazione. Inoltre, si prevede di evitare affollamenti nei punti di concentramento, ma i tempi di evacuazione variano notevolmente tra i quartieri. Ad esempio, il Vomero avrà un’evacuazione di 33 ore, con gli abitanti di alcune zone che dovranno attendere 33 ore prima di poter iniziare la fuga, una situazione particolarmente preoccupante in caso di eruzione imminente.

Un’altra preoccupazione riguarda il percorso delle navette che porteranno gli evacuati a porti e stazioni ferroviarie. Attualmente, il piano prevede un percorso attraverso via Caracciolo e via Partenope, ma quest’ultima strada sarà soggetta a lavori di restyling che potrebbero compromettere il transito degli automezzi in caso di emergenza.

Inoltre, il trasporto via mare solleva ulteriori preoccupazioni. Ad esempio, per evacuare gli abitanti di Posillipo, Chiaia, Montecalvario e San Ferdinando, sarebbero necessarie più di 23 navi, poiché una nave può ospitare al massimo 1.500 passeggeri, ma ci sono circa 35mila persone coinvolte.

In conclusione, il piano di evacuazione attuale presenta molte lacune e ambiguità che richiedono un’attenzione urgente e una revisione dettagliata per garantire la sicurezza della popolazione in caso di eruzione imminente dei Campi Flegrei.

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