Padre Salvatore Mancino è stato vittima di uno scippo del cellulare durante una tranquilla serata di giovedì, mentre stava tornando in convento dalla parrocchia di San Francesco. Questo incidente ha gettato un’ombra sul frate cappuccino amato da tutti e ha lasciato la comunità sconvolta.
Nonostante il tentativo di inseguire l’aggressore, padre Salvatore non è riuscito a raggiungerlo. Il furto, avvenuto in modo repentino e sfuggente, ha colpito non solo il frate, ma anche la comunità che conta sulla sua presenza, anche virtuale, per il suo importante ruolo nella parrocchia.
La notizia dello scippo si è diffusa rapidamente nella città, suscitando un’ondata di indignazione. Fedeli e cittadini si sono espressi, condividendo il dolore per l’accaduto. Uno dei parrocchiani ha espresso il proprio sgomento dichiarando: “Padre Salvatore è stato scippato del suo cellulare, non solo un furto materiale ma un gesto offensivo verso un uomo che ha dedicato tanto per la nostra comunità”.
La reazione della comunità non si è fatta attendere, con molti che hanno espresso la propria solidarietà nei confronti di padre Salvatore. La mancanza temporanea dei suoi post sui social, ricchi di frasi evangeliche, è stata notata e lamentata. Un fedele ha scritto: “Padre Salvatore, ti vogliamo bene. Eboli non è così”. Un messaggio di affetto che riflette l’unità della comunità nella condanna di questo vile atto.
La ricerca del responsabile si preannuncia difficile, dato che il luogo dell’incidente è privo di numerosi esercizi commerciali e le videocamere pubbliche sono ancora inesistenti. Questo rende l’identificazione dell’aggressore un compito arduo, complicando ulteriormente la situazione.