La guerra tra israeliani e palestinesi: una guerra del popolo

La recente guerra tra israeliani e palestinesi, tra Hamas e le forze militari di Tel Aviv, coinvolge un enorme numero di civili, uomini, donne, bambini, anziani, israeliani, palestinesi e cittadini di tutto il mondo. Questa situazione fa sì che questa guerra venga definita come una guerra del popolo.

L’attacco di Hamas è stato organizzato in modo spaventoso, preciso, programmato e spietato. Israele, al contrario, si è trovato impreparato e ora dovrà riconquistare terreno a colpi di sangue e morte. Questa lotta misura la sua ferocia, il che non è mai una buona notizia.

Ma perché questa guerra ora e in questo modo?

Ci sono almeno tre motivi. Il primo riguarda le fazioni palestinesi. Le ultime elezioni politiche, nel 2006, hanno visto la vittoria di Hamas sul Fatah, il partito moderato guidato da Abu Mazen. Hamas sta cercando di eliminare lo Stato di Israele dalle mappe.

Le attuali condizioni politiche di Israele hanno contribuito a scatenare questa guerra. Il governo Netanyahu è formato da una miscela esplosiva di estrema destra, sionisti, sefarditi e aschenaziti. Una delle prime azioni del governo è stata una controversa legge sulla giustizia che ha scatenato proteste di un milione di israeliani.

Ci sono anche ragioni geopolitiche. Hamas cerca di bloccare il processo di normalizzazione che Israele aveva intrapreso con i paesi arabi, a partire dagli Accordi di Abramo. Questo processo aveva portato a un disgelo con l’Arabia Saudita, che guidava il fronte degli antisraeliani. L’Arabia Saudita aveva anche iniziato a dialogare con l’Iran, che è nemico di Israele.

È possibile che Hamas abbia agito per paura che il silenzio sulla questione palestinese potesse cadere, spaventando così l’Iran. Al momento gli Hezbollah libanesi non si sono ancora mossi, il che potrebbe significare che stanno aspettando il momento giusto per attaccare Tel Aviv.

Nel frattempo, il numero di morti continua ad aumentare. Due italo-israeliani non rispondono agli appelli dell’ambasciata, potrebbero essere ostaggi o morti. Secondo i terroristi islamisti, per ogni civile palestinese ucciso, verrà ucciso un ostaggio. Una situazione tragica in attesa di tempi migliori.

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