Dopo essere stata ricoverata per dieci giorni all’ospedale San Luca, la donna di 61 anni, vittima di un’aggressione da parte del marito, è finalmente tornata a casa. La professoressa di educazione fisica, che lavora all’istituto Parmenide di Vallo della Lucania, è stata colpita più volte con una mannaia da cucina dal marito, un medico in pensione ma ancora in servizio presso il San Luca. Il marito, accusato di tentato omicidio, è ancora ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale.

La donna, originaria di Castelnuovo Cilento, ha dichiarato di stare bene e spera di rimettersi presto. Tuttavia, non sarà facile dimenticare quanto accaduto. Oltre alle profonde ferite fisiche, dovrà affrontare anche le ferite dell’anima. Al suo arrivo all’ospedale San Luca, ha ricevuto oltre cento punti di sutura per le ferite riportate sul volto, alla testa e a una mano, probabilmente causate dai colpi di mannaia del marito.

L’aggressione non sarebbe avvenuta a seguito di una lite, ma sarebbe stata improvvisa e inaspettata. Pare che il medico, ancora non in condizioni psicologiche per affrontare una detenzione in carcere, resti nel reparto di psichiatria. Oggi dovrebbe essere sottoposto a nuovi esami.

Lunedì scorso, la presenza dei due figli maggiori della coppia in casa ha evitato il peggio. Il figlio maggiore è intervenuto per fermare il padre, mentre la figlia ha accompagnato la madre in ospedale. Tutta la comunità di Vallo è vicina alla famiglia colpita da questo drammatico episodio. Resta ancora da capire il motivo di una reazione così violenta da parte dell’uomo. Il medico è originario di San Mauro La Bruca, ma da tempo risiede a Vallo con la sua famiglia. Tutti lo descrivevano come una persona tranquilla e uno stimato professionista. Tuttavia, negli ultimi tempi, a causa di problemi di salute, sembrava manifestare un certo malessere. Anche la mattina dell’aggressione, la moglie stava preparandolo per accompagnarlo all’ospedale per un controllo quando l’uomo ha avuto la violenta reazione.

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