Un grave episodio è avvenuto due giorni fa presso l’Istituto Tecnico Commerciale Enrico Cenni di Vallo della Lucania. Un ragazzo di 15 anni, durante una lezione, ha estratto una pistola a pallini dallo zaino e ha sparato i pallini contro una professoressa di sostegno. Fortunatamente la docente non ha riportato ferite gravi, ma l’incidente avrebbe potuto avere conseguenze ben più serie. La professoressa ha immediatamente allertato i suoi superiori e sono stati avvisati i genitori del ragazzo responsabile dell’atto, così come quelli di alcuni compagni di classe. Dopo aver sparato, il ragazzo ha nascosto la pistola nello zaino di un compagno. Quando l’arma è stata ritrovata e sequestrata, i genitori di tutti gli studenti coinvolti sono stati informati dell’episodio. La famiglia del ragazzo coinvolto si è detta sorpresa e sconcertata, negando che il figlio possedesse una pistola con pallini di gomma. L’episodio ha causato un grande scalpore all’interno dell’istituto scolastico, frequentato da oltre 700 studenti provenienti da tutto il comprensorio cilentano. Resta da capire se saranno presi provvedimenti nei confronti del ragazzo responsabile dello sparo, decisione che verrà presa dopo un apposito consiglio. I docenti sono rimasti sconvolti dal gesto del ragazzo e si sono detti affranti dal punto di vista educativo, sperando che tutti i ragazzi capiscano che non si è trattato di un gioco. Nonostante la classe fosse considerata un po’ movimentata, non si sarebbe mai immaginato che arrivasse a tanto. Non vi erano segnali premonitori di quanto accaduto. Non è escluso che la professoressa presa di mira possa presentare denuncia ai Carabinieri. Il gesto è stato condannato non solo dai docenti, ma anche da molti studenti, in quanto si tratta di una violenza verso una docente stimata dai colleghi, che stava svolgendo la sua lezione con uno studente disabile. L’episodio non può essere minimizzato nemmeno per i ragazzi. La cosa grave è la superficialità con cui vengono compiute azioni, senza considerarne le conseguenze. Fortunatamente la professoressa non ha riportato lesioni gravi, ma è molto provata emotivamente. L’episodio ha aperto una discussione tra i genitori degli studenti dell’Istituto Cenni, che ritengono importante lavorare anche sul versante educativo, per far comprendere ai ragazzi il disvalore di un simile atto.