Un terribile femminicidio ha sconvolto la cittadina di Torre del Greco, dove un uomo di 55 anni ha ucciso la sua ex-moglie a colpi di coltello. Franco Panariello, un operaio metalmeccanico, si era separato dalla sua ex-moglie, Concetta Marruocco, infermiera di 53 anni, ma non accettava la fine del loro matrimonio. Nonostante fosse in corso un processo per maltrattamenti familiari e fosse stato imposto un divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, Panariello è riuscito a raggiungere la casa di famiglia a Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona, dove ha commesso il terribile omicidio.
Secondo gli investigatori, l’ennesima lite tra i due è degenerata in una violenta aggressione. La donna è stata colpita ripetutamente al petto e non ha avuto scampo. La figlia minorenne della coppia è stata svegliata dalle urla e il padre, dopo aver commesso l’omicidio, le ha chiesto di chiamare i carabinieri. È stato successivamente interrogato in caserma, dove ha collaborato con gli investigatori.
La coppia era seguita da anni dai servizi sociali, dalle strutture sanitarie e dalle forze dell’ordine a causa delle violenze e dei maltrattamenti subiti da Concetta. Solo tre giorni prima dell’omicidio, la donna aveva incontrato gli operatori dello sportello antiviolenza Artemisia e voleva aiutare altre donne che vivevano situazioni simili alla sua. Gli operatori di Artemisia considerano questo femminicidio come l’epilogo di una lunga storia di violenze familiari e non come un semplice raptus.
Franco Panariello è stato trasferito nel carcere di Montacuto ad Ancona con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentela e dalla premeditazione. Nonostante fosse sottoposto a misure cautelari con braccialetto elettronico, queste misure sono state violante più volte senza che siano state prese misure più restrittive.
Su Facebook, Panariello aveva pubblicato messaggi ambigui che ora sembrano inquietanti avvisi del suo comportamento disturbato e pericoloso. Solo tre giorni prima dell’omicidio, aveva incontrato Concetta e aveva espresso il desiderio di aiutare altre donne vittime di violenza maschile.
Questo tragico episodio mette in luce ancora una volta l’importanza di combattere la violenza di genere e di fornire supporto alle vittime. Non possiamo permettere che storie come quella di Concetta Marruocco si ripetano, dobbiamo impegnarci a creare una società in cui le donne possano vivere libere dalla paura e dalla violenza.