Il daino vagabondo sarà finalmente restituito alla sua natura selvaggia. Si sta pensando di trasferirlo nella foresta demaniale di Cerreta Cognole, nel Vallo di Diano, una delle aree più interessanti del sud Italia per la protezione della flora e della fauna in via d’estinzione. Ieri notte, quasi all’alba, è terminato il suo vagabondaggio che lo aveva portato ad essere avvistato in vari centri abitati come Sant’Angelo in Formis, San Leucio e la Vaccheria. L’ungulato, un maschio di circa cinque anni in perfetta salute, è stato individuato in un terreno incolto di Casagiove dai carabinieri della stazione di via Bologna.

I militari, guidati dal comandante Luigi Germani, hanno immediatamente avvisato l’Asl di Caserta, che ha organizzato la cattura. Sul posto è arrivato il veterinario Giovanni Ferraro, recentemente nominato garante regionale dei diritti degli animali, che gestisce il servizio di soccorso e custodia degli animali di grandi dimensioni per l’Asl. Dopo aver somministrato una dose di anestetico, il daino è stato caricato su un furgoncino e portato al “Dog’s town” di Pignataro Maggiore, in attesa di conoscere la sua nuova “casa”, per la gioia di tutti coloro che erano preoccupati, soprattutto sui social network.

Nel frattempo, i carabinieri stanno indagando sull’origine dell’ungulato. Escludendo il Bosco di San Silvestro, dove i daini sono assenti da anni, si ipotizza che possa essere fuggito da un allevamento clandestino.

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