Minacce e tensioni nel processo sui pestaggi avvenuti al carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile 2020. Durante la testimonianza di Bruno D’Avino, uno dei detenuti coinvolti, sono emerse delle minacce rivolte all’imputato Angelo Bruno, agente oggi in pensione, che hanno scatenato una violenta reazione. D’Avino ha ammesso di essere stato uno dei promotori della protesta avvenuta il 5 aprile, durante la quale i detenuti del reparto Nilo si sono rifiutati di rientrare in cella. Ha confessato di aver coperto le telecamere e di aver minacciato gli agenti di lanciare olio bollente. Successivamente, durante una pausa, si è rivolto a Bruno con la frase: “M’ stev accirenn a me. Mò non lo fai più o’ guapp’?”.

Le minacce hanno suscitato la reazione dei difensori degli agenti, che hanno denunciato l’accaduto. D’Avino ha poi dichiarato di sentirsi in pericolo e di non avere nessuna tutela, nonostante sia stato testimone e vittima delle torture subite il 6 aprile. Le parole del detenuto hanno scatenato una protesta da parte degli avvocati degli imputati, che hanno accusato il processo di essere pilotato e hanno chiesto che D’Avino venga ascoltato in presenza di un difensore di fiducia.

L’agente Bruno ha annunciato di voler denunciare l’accaduto all’autorità giudiziaria, preoccupato per la sua incolumità. Il processo riprenderà la settimana successiva.

I fatti oggetto del processo sono avvenuti il 6 aprile 2020, dopo una protesta dei detenuti a seguito del primo caso di contagio da Covid nel carcere. Gli agenti hanno reagito in modo violento, adottando il “sistema Poggioreale”. Circa 200 agenti sono entrati nel reparto per una perquisizione straordinaria, facendo uscire i detenuti dalle celle e picchiandoli con i manganelli. Alcuni sono stati umiliati, fatti inginocchiare e tagliati i capelli e la barba.

Tra gli avvocati che difendono i detenuti vittime delle aggressioni ci sono Carmine D’Onofrio, Mirella Baldascino, Luca Viggiano, Goffredo Grasso, Elvira Rispoli, Fabio Della Corte, Giuseppe De Lucia, Gennaro Caracciolo, Ferdinando Letizia, Marco Argirò, Pasquale Delisati, Andrea Balletta e Giovanni Plomitallo.

I difensori degli imputati sono numerosi e tra di loro ci sono Giuseppe Stellato, Mariano Omarto, Vittorio Giaquinto, Carlo De Stavola, Raffaele Costanzo, Angelo Raucci, Roberto Barbato, Dezio Ferraro, Elisabetta Carfora, Domenico Di Stasio, Valerio Stravino, Massimo Trigari, Luca Di Caprio, Mario Corsiero, Rossana Ferraro, Ernesto De Angelis, Claudio Botti, Vitale Stefanelli, Michele Spina, Fabrizio Giordano, Raffaele Russo, Valerio Alfonso Stravino, Antonio Leone, Domenico Pigrini, Ciro Balbo, Dario Mancino, Natalina Mastellone, Gabriele Piatto, Carlo De Benedictis, Rosario Avenia, Domenico Scarpone ed Eduardo Razzino.

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