Concentrazione di diossine e furani dispersi in atmosfera nella norma

Le indagini dell’Arpa Campania, avviate in seguito all’incendio che ha colpito un sito di produzione di poliuretani espansi nell’area industriale di Pianodardine ad Avellino, continuano. Sono stati resi disponibili i risultati del campionamento effettuato con un campionatore ad alto volume, collocato vicino al luogo dell’incendio, al fine di misurare la concentrazione di diossine e furani dispersi in atmosfera. La concentrazione riscontrata (0,057 pg/Nm3 I-TEQ) è inferiore ai valori di riferimento correntemente utilizzati.

I valori di concentrazione di tossicità equivalente mediamente riscontrabili in ambiente urbano, dell’ordine di 0,1 pg/m3, individuati dalle Linee guida dell’OMS sulla qualità dell’aria, e il valore di riferimento di 0,15 pg/Nm3 I-TEQ proposto dalla comunità scientifica tedesca, sono superiori a quello riscontrato nell’area interessata dall’incendio.

Nella giornata di ieri, è stato ampliato il set di parametri controllati con l’installazione di campionatori passivi per la rilevazione qualitativa di benzene, toluene, etilbenzene, xilene (btex), composti organici volatili (cov), biossido di azoto (NO2), fluoruro di idrogeno e acido cloridrico.

Nel frattempo, il monitoraggio continuato con il laboratorio mobile situato nell’area industriale di Pianodardine e con la stazione fissa presso l’impianto Stir ha registrato valori di concentrazione degli inquinanti monitorati in linea con quelli registrati nel periodo precedente e al di sotto dei limiti di legge applicabili. Gli inquinanti monitorati includono polveri sottili, biossido di zolfo, monossido di carbonio, ossidi di azoto, ozono, benzene, etilbenzene, toluene, xilene, metano, idrocarburi non metanici e idrocarburi totali.

In conclusione, i risultati del campionamento effettuato mostrano che la concentrazione di diossine e furani dispersi in atmosfera nell’area interessata dall’incendio è nella norma e inferiore ai valori di riferimento utilizzati nelle linee guida internazionali e proposti dalla comunità scientifica. Il monitoraggio continuo conferma che i valori degli inquinanti monitorati sono al di sotto dei limiti di legge applicabili.

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