La morte della turista americana, Adrienne Vaughan, avvenuta lo scorso 3 agosto a largo del fiordo di Furore, potrebbe portare a una proroga dei termini dell’indagine preliminare che scade a fine ottobre. La procura di Salerno ha disposto questa indagine con l’obiettivo di fare chiarezza sulle responsabilità dell’incidente, avvenuto tra il gozzo su cui la donna si trovava, guidato da uno skipper di Massa Lubrense, e il veliero Tortuga.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, la prossima settimana sono previsti ulteriori rilievi tecnici a bordo dell’imbarcazione piccola, il che lascia supporre che le indagini verranno prorogate. Nel frattempo, la procura sta continuando i rilievi tecnici con estrema precisione. Entrambe le imbarcazioni sono ancora sotto sequestro.

La meticolosità delle indagini è legata alla figura del tecnico incaricato dalla procura, l’ingegnere professor Antonio Scamardella, già consulente tecnico della Procura di Grosseto per l’indagine sul naufragio della Costa Concordia all’isola del Giglio. Scamardella sta svolgendo perizie combinate per fare luce sulla dinamica dell’incidente.

Parallelamente all’indagine sulle imbarcazioni, si stanno esaminando anche i telefoni cellulari dello skipper e della famiglia della vittima. Gli armatori e i gestori della ditta proprietaria dell’imbarcazione sono anch’essi sotto indagine. Dopo le verifiche sulla conformità dell’imbarcazione alla normativa vigente, potrebbero essere ridefinite le posizioni degli indagati.

L’obiettivo delle indagini è quello di fare piena luce sulle responsabilità dell’incidente e stabilire eventuali colpe degli indagati. La proroga dei termini dell’indagine preliminare potrebbe consentire di raccogliere ulteriori elementi utili per l’accertamento dei fatti. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi futuri di questa vicenda che ha causato la morte di una turista e ha suscitato grande interesse mediatico.

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