In arrivo la stretta contro il boom degli autovelox: una firma sannita porterà le modifiche al Codice della Strada riguardanti l’installazione delle apparecchiature per la rilevazione automatica della velocità. Questa misura mira a contrastare l’abuso degli autovelox da parte dei comuni, che li utilizzano come una fonte di guadagno senza che ciò porti a una diminuzione degli incidenti stradali. Nel Sannio, ad esempio, sono stati installati 7 autovelox in un tratto di 25 chilometri della Statale 372 Telesina, che nel 2022 hanno generato 3 milioni di introiti. Anche sulla Fondovalle Isclero in valle Caudina si verificano situazioni paradossali, con limiti di velocità diversi a seconda del senso di marcia. Inoltre, c’è un impianto posizionato sull’Appia alle porte di Benevento, attivo anche di notte e in proroga gestionale continua.

Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha assicurato che si interverrà su queste situazioni con le misure previste dal disegno di legge sulla sicurezza stradale. Il sindaco di Calvi, Armando Rocco, ha redatto la bozza normativa per queste modifiche e ha anticipato alcuni punti chiave della proposta. In primo luogo, si procederà al controllo di tutte le autorizzazioni rilasciate dalle Prefetture per verificare se le strade interessate presentano ancora i requisiti necessari per l’installazione degli autovelox. Inoltre, si propone di autorizzare l’installazione di tali dispositivi solo a intervalli di 15-20 chilometri, adeguatamente segnalati, per evitare che vengano collocati a brevissima distanza l’uno dall’altro. È anche fondamentale applicare un limite di velocità uniforme per tutto il tratto di strada interessato, evitando variazioni continue.

Secondo Rocco, la soluzione ideale sarebbe affidare il servizio esclusivamente alla polizia stradale anziché ai comuni, soprattutto considerando che molte di queste strade sono di competenza dell’Anas e non dei comuni stessi. Inoltre, si suggerisce di utilizzare un solo tipo di apparecchiatura, come il tutor utilizzato sulle autostrade, che misura la velocità media anziché quella istantanea. Anche le apparecchiature posizionate all’interno dei centri urbani devono essere riviste, come nel caso dell’apparecchio speed velox che sarà presto introdotto nelle zone con limite di velocità ridotto a 30 chilometri all’ora. Secondo Rocco, la contestazione dell’infrazione per eccesso di velocità dovrebbe essere immediata, se le condizioni stradali lo permettono, e non a cose fatte. Inoltre, i comuni dovrebbero avere costantemente a disposizione questi dispositivi anziché acquisirli temporaneamente o tramite affidamenti in proroga.

In conclusione, le nuove misure mirano a regolamentare l’installazione degli autovelox e a evitare abusi da parte dei comuni. Si spera che queste modifiche contribuiscano a migliorare la sicurezza stradale e a evitare situazioni paradossali come quelle attuali.

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