I distributori di carburante sotto casa verranno cancellati. Secondo il nuovo Piano Urbanistico Comunale (Puc), che non è ancora stato approvato ma è già nella fase di attuazione, tutti i distributori di carburante dovranno essere spostati “fuori dal centro storico, dalle aree residenziali ad alta densità abitativa e dalle aree di interesse paesaggistico o ambientale”. Questo significa che le pompe di benzina, anche quelle attualmente attive, spariranno completamente dal centro città, comprese quelle vecchie costruite sui marciapiedi e le piazzole di sosta.

Inizia oggi la ristrutturazione e la riqualificazione dei servizi e della villa rionale di via Ponte Carolino. Questo intervento prevede anche la piantumazione di nuovi alberi dopo le intense proteste contro il taglio di alberi di alto fusto, considerati pericolosi, avvenuto quattro anni fa. “Con questo intervento molto atteso – spiega Nicola Corbo, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici – inizia anche un cambiamento epocale: il trasferimento dei vecchi distributori di carburante. Progressivamente, con la scadenza delle licenze commerciali rimanenti, tutti quelli in centro verranno chiusi. Iniziamo proprio da via Ponte Carolino”. Sono previsti lavori simili anche in via Orazio de’ Carlucci e poi su corso I Ottobre. Nel frattempo, si avvia una rivoluzione epocale. Ad eccezione delle strade provinciali, delle arterie di collegamento tra i comuni e delle zone di sviluppo, la soppressione e la razionalizzazione della rete di distribuzione carburanti è irrevocabile. Il comune ha scelto un approccio progressivo: i permessi non verranno rinnovati con la chiusura degli esercizi. Si tratta di una chiusura programmata che mira a prevenire i rischi, ridurre l’inquinamento e migliorare il flusso del traffico. Non si tratta solo di un progetto.

L’accordo tra il comune e Eni ha già portato allo smantellamento delle colonnine di erogazione e al completamento della bonifica di due distributori su via Caudina e uno sull’ex statale 265. Secondo il Puc, i nuovi distributori di carburante per autotrazione saranno localizzati all’interno delle zone produttive, commerciali e terziarie. In altre parole, saranno consentite installazioni nell’area circostante la piattaforma intermodale, come l’interporto, lo scalo merci ferroviario, il casello autostradale sull’A30 e le strade statali. Gli spazi lasciati liberi potranno essere destinati solo ad aree verdi o servizi di pubblica utilità. L’urbanistica porta gioie ma anche dolori: i vigili urbani stanno conducendo ispezioni a domicilio per contrastare gli abusi edilizi e le occupazioni illegali o senza titolo degli alloggi popolari. Nel frattempo, la Procura ha ordinato 165 sopralluoghi, che hanno portato alla luce il problema della morosità collettiva da parte dei 1.200 assegnatari. “Si tratta di una gigantesca morosità collettiva non colpevole – spiega Ciro Cortese, segretario provinciale del Sunia – causata dal ritardo nella consegna dei bollettini trimestrali per il pagamento degli affitti. Attualmente, a causa dell’Acer, tutti gli assegnatari non sono in regola con i pagamenti. Così, viene vanificato l’enorme sforzo fatto dai sindacati e dagli inquilini per contrastare il problema della morosità storica”.

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