Lo scorso 22 ottobre 2023, alle ore 22:40 circa, i Carabinieri del Comando Stazione di Maddaloni hanno arrestato un uomo di 35 anni per aver commesso vari reati, tra cui maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, estorsione, sequestro di persona e sottrazione di persone incapaci nei confronti della sua moglie di 31 anni e del figlio di 9 anni.

Le indagini sono iniziate dopo che il personale della Stazione Carabinieri di Maddaloni è intervenuto presso una villa disabitata in via Libertà, dove la vittima ha riferito di essere stata bloccata dal marito mentre si stava dirigendo al lavoro in auto con il collega e il figlio minore. L’uomo l’ha costretta con la forza a salire sulla sua auto insieme al figlio e li ha portati nella villa disabitata. Dopo averla colpita con uno schiaffo e un calcio, l’ha chiusa in una stanza del garage, minacciandola di ucciderla al suo ritorno. L’uomo è poi fuggito con il figlio, ma grazie all’intervento di terzi il bambino è stato restituito alla madre, che nel frattempo è riuscita a liberarsi e a contattare il 112. La donna ha raccontato alle autorità di numerosi episodi di maltrattamenti e minacce estorsive, volte a ottenere denaro per l’acquisto di droga, arrivando persino a minacciare di fare del male al figlio minore. Per garantire la loro sicurezza, le vittime sono state accompagnate in una struttura anti-violenza.

Le ricerche dell’uomo sono iniziate immediatamente e è stato trovato presso la casa della sorella, dove aveva cercato di nascondersi sotto un letto. È stato arrestato e condotto prima al Comando Stazione e successivamente presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Il 26 ottobre 2023, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Si precisa che si tratta di un procedimento in fase di indagini preliminari e che l’identità del soggetto coinvolto non è stata menzionata. Si ricorda che la presunzione di innocenza rimane fino alla sentenza definitiva e che i provvedimenti sono stati adottati in una fase cautelare. Durante il processo, il contraddittorio davanti al Giudice potrà portare a una valutazione sulla mancanza di responsabilità dell’indagato.

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