Nuovo sconto di pena per Salvatore Di Matola, condannato a sette anni di reclusione in Appello. Grazie alla scelta di un concordato e alla concessione delle attenuanti generiche, l’uomo ha ottenuto una riduzione della pena. Di Matola era stato condannato in primo grado a otto anni e quattro mesi di reclusione per il ferimento di Clemente Fiore e di suo nipote Antonio Pacca avvenuto davanti al supermercato Pam di San Martino.

La decisione è stata presa dalla V Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli. Nel processo con rito abbreviato, il giudice Fabrizio Ciccone aveva ritenuto “inattendibili” le dichiarazioni di Di Matola, che aveva violato i domiciliari per vendere una pistola e ottenere denaro per la sua famiglia. Tuttavia, dalle intercettazioni è emerso che il vero movente dell’agguato era il rancore di Di Matola nei confronti di Clemente Fiore, che lo aveva insultato pubblicamente.

Il giudice ha escluso la premeditazione del delitto, sostenendo che Di Matola era furioso per l’umiliazione subita e non aveva intenzione di sparare a Pacca e Clemente. Tuttavia, il gesto impulsivo ha causato gravi conseguenze per le vittime.

La sentenza di condanna di primo grado ha evidenziato che Di Matola agì sotto l’effetto della cocaina. Il giudice ha sottolineato che il movente dell’azione criminosa era l’ira improvvisa dell’imputato, che decideva di colpire Fiore dopo essere stato sgridato per aver picchiato il nipote di un esponente di un clan locale.

Nonostante la riduzione di pena ottenuta in Appello, Di Matola dovrà scontare ancora diversi anni di reclusione. La decisione dei giudici ha tenuto conto delle attenuanti generiche, ma ha anche evidenziato la gravità del gesto compiuto dall’imputato.

L’episodio avvenuto a San Martino Valle Caudina ha destato grande preoccupazione nella comunità locale. La violenza e l’uso delle armi sono fenomeni che devono essere contrastati con fermezza dalle autorità competenti. La sentenza emessa in Appello è un segnale importante, che ribadisce l’importanza di punire severamente chi commette atti di violenza.

È fondamentale che episodi come questo non si ripetano e che la giustizia sia sempre garantita per le vittime. La comunità di San Martino Valle Caudina merita di vivere in sicurezza, lontano da episodi di violenza e criminalità. Speriamo che questa sentenza sia un monito per chiunque abbia intenzione di compiere azioni simili, e che contribuisca a garantire un futuro migliore per tutti.

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