La Corte di Appello di Napoli ha emesso una sentenza riguardante il caso delle scommesse nel campionato di Serie B. L’ex calciatore Luca Pini è stato assolto dall’accusa di aver favorito la camorra. Le partite indagate erano Modena-Avellino e Avellino-Reggina, in cui i camorristi avrebbero scommesso 600mila euro in totale. Secondo gli inquirenti, i calciatori coinvolti nel favorire i scommettitori della camorra sarebbero stati Francesco Millesi e Armando Izzo, che giocavano all’Avellino, e proprio Luca Pini, che avrebbe avuto incontri con i capi clan Umberto ed Antonio Accurso per concordare le scelte sulle scommesse. Tuttavia, grazie al lavoro della difesa, l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa sembra sgretolarsi.
La Corte di Appello di Napoli, seguendo la sentenza di annullamento della Suprema Corte di cassazione, ha assolto Luca Pini dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, infliggendo solo sei mesi di reclusione per il reato di frode sportiva e concedendo la sospensione condizionale della pena.
Questa decisione segue quella presa dal giudice di primo grado, che aveva già assolto l’ex calciatore e capitano dell’Avellino Francesco Millesi dall’accusa di favorire la camorra, come richiesto dal penalista Dario Vannetiello. Nel frattempo, il processo contro Armando Izzo, attualmente giocatore di Serie A nella squadra del Monza, sta ancora in corso, poiché ha scelto di essere giudicato con il rito ordinario, a differenza di Millesi e Pini che hanno optato per il rito abbreviato.

Articolo precedenteIl mistero del passamano segato ad Ariano Irpino
Articolo successivoUn giovane di Montoro protagonista di una notte movimentata ad Avellino

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui