Il processo a Carmine Antropoli, ex sindaco di Capua e chirurgo generale, è tornato in tribunale a causa del ricorso presentato dalla Dda. Il procuratore generale ha chiesto una condanna di 9 anni di reclusione per Antropoli e per l’ex consigliere comunale Marco Ricci. Per Armando Porciello, accusato di violenza privata, è stata chiesta conferma di una pena sospesa di 13 mesi. Il pentito di camorra Francesco Zagaria, detto “Ciccio e brezza”, ha ricevuto la richiesta di condanna più alta, ovvero 14 anni e mezzo di reclusione. In primo grado era stato condannato a 17 anni e tre mesi nonostante i benefici della legge sui collaboratori di giustizia, per un duplice omicidio commesso nel 2003 e per associazione camorristica.

Zagaria è stato accusato di aver dato uno schiaffo a Giuseppe Di Lillo per fargli ritirare la candidatura, ma l’ex sindaco Antropoli si è sempre dissociato da quel gesto. Altri imputati sono stati assolti. L’accusa parla di appalti pilotati dal clan con gare turbate a Capua e di ingerenze della camorra sulle elezioni del 2016 a favore del gruppo politico di Antropoli, che ha però perso le elezioni. Un secondo processo, sempre per fatti simili, si è concluso con un’altra assoluzione per Antropoli.

Nel processo sono impegnati gli avvocati Vincenzo Maiello, Mauro Iodice, Guglielmo Ventrone e Lorenzo Caruso. I giudici non hanno ritenuto credibile il racconto del pentito Zagaria, che è stato anche accusato del duplice omicidio Caterino-De Falco. Zagaria è stato condannato al pagamento di una provvisionale esecutiva di quasi mezzo milione di euro a favore degli eredi delle vittime. È stato anche deciso un risarcimento dei danni per l’Associazione nazionale per la lotta contro illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”.

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