Angela Marello, l’ex insegnante di 82 anni, è morta ieri mattina dopo 35 giorni di agonia. Era stata trovata sanguinante e senza conoscenza sulla strada di via De Felice, nel centro storico di Marcianise, al ritorno dalla messa. La donna è deceduta nella clinica Villa delle Magnolie di Castel Morrone, dove era stata portata per un periodo di riabilitazione dopo una lunga degenza nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Caserta, dove era arrivata in coma superficiale. Nonostante ci fossero segnali di miglioramento, con l’assorbimento dell’edema provocato dal trauma cranico riportato, la situazione clinica è peggiorata nelle ultime ore fino alla morte.

Nel pomeriggio è stato disposto il sequestro della salma e i funerali, inizialmente previsti per oggi alle 16, sono stati rinviati. Secondo le indagini condotte dai carabinieri di Marcianise, la donna sarebbe stata investita da un uomo in bicicletta che, a causa della scarsa luminosità e procedendo a velocità sostenuta, non è riuscito ad evitarla facendola cadere a terra. L’investitore, impaurito e non rendendosi conto della gravità della situazione, è fuggito lasciando la bicicletta sul posto. Dopo due giorni è stato individuato grazie ai filmati delle telecamere presenti in zona e alle testimonianze di alcuni presenti. È stato denunciato per lesioni personali colpose e ora rischia l’accusa di omicidio colposo.

La famiglia ha sempre avuto dubbi sulle cause dell’incidente, sospettando che la donna sia stata vittima di un tentativo di scippo, sia per le condizioni in cui è stata trovata, sia per le dichiarazioni di alcune persone presenti sul luogo dell’incidente. Anche un testimone ha fornito questa versione alla Rai. La figlia dell’insegnante, Teresa, ha lanciato appelli affinché i testimoni dicessero la verità su quello che è successo. Cinque giorni fa, a un mese dall’accaduto, ha condiviso i suoi pensieri su Facebook. La notizia della morte di Angela ha suscitato un profondo cordoglio in città, sia perché tutti speravano in una sua ripresa, sia perché era stimata per la sua gentilezza, bontà e signorilità. Numerosi sono stati i messaggi di solidarietà per la famiglia.

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