Nella serata di domenica, i carabinieri della stazione di Formicola insieme agli ispettori sanitari dell’Asl hanno effettuato un controllo in un ristorante di Pontelatone. Durante l’operazione sono stati sequestrati 108 kg di alimenti avariati, tra cui latticini scaduti e ricongelati più volte, frutti di mare e baccalà non più commestibili.

Inoltre, sono stati trovati 19 kg di carne di cinghiale non tracciati, di cui la proprietaria non è stata in grado di fornire alcuna indicazione sulla provenienza. Sia gli alimenti che il locale, di circa 30 metri quadrati, sono stati sequestrati penalmente, in quanto il cibo era conservato in frigoriferi non adeguati.

La proprietaria, una donna di 49 anni, è stata denunciata in stato di libertà per la vendita di alimenti non genuini a causa del cattivo stato di conservazione.

Questo episodio mette ancora una volta in evidenza l’importanza di controlli igienico-sanitari accurati nei locali di ristorazione, al fine di garantire la sicurezza dei consumatori. È fondamentale che i gestori dei ristoranti rispettino le norme igienico-sanitarie e conservino correttamente gli alimenti, evitando di mettere a rischio la salute dei clienti.

È auspicabile che operazioni di questo tipo vengano effettuate regolarmente, al fine di contrastare la commercializzazione di alimenti avariati e garantire la qualità e la sicurezza del cibo che viene servito nei ristoranti. Solo così si potrà tutelare la salute dei cittadini e promuovere una cultura dell’alimentazione sana e sicura.

Articolo precedenteIl medico di Marcianise coinvolto in un caso di truffe assicurative sospeso per un anno
Articolo successivoBlanca 2: l’incontro inaspettato a [city]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui