Il tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di scarcerazione per i coniugi Rispoli Colombo. La decisione del tribunale conferma la misura cautelare del carcere emessa nei confronti del cantante neomelodico Tony Colombo, così come era stato fatto per la moglie Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino. La misura cautelare è stata emessa dal Gip di Napoli nell’ambito di un’indagine sugli investimenti del clan Di Lauro.

Il collegio difensivo dell’artista aveva presentato una richiesta di domiciliari all’ottava sezione del tribunale della libertà, ma giovedì scorso il tribunale del Riesame ha confermato la misura cautelare emessa anche nei confronti di Vincenzo Menna. Domani sarà il turno di Vincenzo Di Lauro, figlio del capoclan Paolo Di Lauro, di affrontare il vaglio del Riesame.

Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), i coniugi Colombo-Rispoli sono accusati di aver appoggiato il clan Di Lauro di Secondigliano finanziando le iniziative economiche legali e illegali del clan. Queste iniziative includono imprese nel campo della commercializzazione di abbigliamento, prodotti alimentari e bevande, anche con marchi propri, così come il traffico di armi e droga. La DDA sostiene che i coniugi Colombo-Rispoli abbiano fornito un contributo concreto, specifico, consapevole e volontario, diretto ad aiutare il clan Di Lauro e in particolare Vincenzo Di Lauro, considerato un esponente di spicco del clan. Questo contributo sarebbe stato essenziale per mantenere o rafforzare le capacità operative dell’associazione criminale.

Con questa decisione del tribunale del Riesame, i coniugi Rispoli Colombo dovranno quindi restare in carcere a causa delle accuse che pendono su di loro. Resta da vedere quale sarà l’esito del vaglio del Riesame per Vincenzo Di Lauro e se la misura cautelare verrà confermata anche nei suoi confronti. L’indagine sugli investimenti del clan Di Lauro continua, e le autorità sono determinate a smantellare l’associazione criminale e i suoi legami con il mondo imprenditoriale.

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