Benevento. Il caso di Ariano Irpino è un vero dramma, il procuratore di Benevento ha convalidato il sequestro.
Sono tre le persone indagate per la morte di Gerardina, 46 anni, di Ariano Irpino, avvenuta martedì. Si tratta dei titolari della pizzeria nella quale lei ed il marito Angelo, 52 anni, ricoverato al Cotugno di Napoli, avevano mangiato una pizza sabato sera, e di un medico dell’ospedale arianese.
I loro nomi compaiono nell’atto, notificato ai difensori – gli avvocati Guerino Gazzella, Claudio Fusco e Roberto Pulcino -, con il quale il pm Marilia Capitanio ha convalidato il sequestro, oltre che del locale, di alcuni prodotti: olio al peperoncino piccante, pomodori pelati, olio Evo e funghi Champignon a fette.
L’ipotesi più accreditata è che la donna sia rimasta vittima di un’intossicazione alimentare (da botulino?) che non le ha dato scampo, causando gravi problemi al coniuge. Elementi che saranno certificati dagli accertamenti e dall’autopsia che il medico legale Carmen Sementa dovrebbe eseguire nel fine settimana.
Come ricostruito ieri da Ottopagine, attraverso le parole della nipote della malcapitata, la coppia, convolata a nozze due anni fa, aveva ordinato due pizze. Angelo l’aveva condita con dell’olio al peperoncino piccante, ma dopo il primo morso aveva sentito uno strano odore ed aveva chiesto alla moglie di assaggiarne un pezzo.
Domenica entrambi avevano partecipato ad un battesimo nel quale Gerardina era la madrina, poi erano andati in un locale. Lui aveva cominciato a star male, l’avevano portato in ospedale. Era stato dimesso, al pari di Gerardina, che lunedì si era rivolta al pronto soccorso. Martedì mattina la 46enne era stata ricoverata perché stava malissimo, la situazione era precipitata, fino al decesso.