Somme bloccate dai giudici della IV sezione penale della Corte di Appello di Napoli
Prata di Principato Ultra.
di Paola Iandolo
Secondo i giudici della Corte di Appello, Don Livio Graziano stava cercando di trasferire una somma di denaro di circa 220mila euro, chiudendo il conto corrente. Questa chiusura avrebbe fatto venire meno le garanzie per il pagamento delle spese di giustizia. Da qui la decisione di sequestrare i soldi di Don Livio Graziano per evitare il pericolo di dispersione delle garanzie per il pagamento delle spese di giustizia relative al procedimento penale.
In primo grado
Per le accuse di atti sessuali su un minore ospite della struttura di accoglienza di Prata Principato Ultra, Don Livio Graziano è stato condannato a 8 anni di reclusione nel novembre del 2022. I giudici della Corte di Assise hanno emesso il verdetto di condanna al termine di una lunga camera di consiglio. Il pubblico ministero Lorenza Recano aveva chiesto 11 anni di reclusione per Don Livio al termine della sua requisitoria. Inoltre, i giudici del tribunale di Avellino avevano condannato Don Livio a risarcire le vittime con una somma di 20mila euro ciascuno. Le persone offese sono rappresentate dagli avvocati Benedetta e Giovanni Falci.
In appello
A giugno scorso, Don Livio Graziano, sacerdote della diocesi di Aversa e originario di Lusciano, è stato condannato a 8 anni di reclusione. È stata la decisione dei giudici della Corte d’Appello di Napoli, che hanno respinto il ricorso presentato dai legali di Graziano, gli avvocati Carlo Di Casola e Gianpiero De Cicco, confermando il verdetto di primo grado emesso dal tribunale di Avellino. La vicenda che ha portato a questo processo ha portato all’arresto del prete nell’ottobre 2021. Le indagini su Don Livio sono state avviate a seguito della denuncia presentata dal padre del ragazzo che era ospite della cooperativa “Effatà, Apriti”, fondata proprio da Don Livio per l’assistenza alle persone con problemi di depressione e disturbi dell’alimentazione.