Il tribunale di Benevento, 16 gennaio 2014. ANSA / CIRO FUSCO

Il tribunale di Benevento ha assolto con formula piena un giovane di 30 anni, Mario De Paola, dall’accusa di estorsione pluriaggravata ai danni del titolare di un noto locale a Montesarchio. Secondo la pubblica accusa, De Paola, facendo leva sulla sua appartenenza alla criminalità organizzata locale, avrebbe tenuto sotto scacco l’imprenditore per diversi anni, costringendolo a subire estorsioni. La situazione sarebbe poi degenerata nel novembre 2019, quando, di fronte alla ribellione del commerciante e alla richiesta di pagamento di alcune consumazioni, De Paola lo avrebbe minacciato di morte e di bruciare il locale, brandendo una pistola. Nonostante la richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere da parte della procura, De Paola ha affrontato il processo a piede libero e ha partecipato attivamente alla ricostruzione dei fatti. Durante il processo, sono state presentate varie schermaglie tra accusa e difesa, al fine di ricostruire dettagliatamente l’accaduto e valutare l’affidabilità della persona offesa, che è stata ascoltata più volte dai Carabinieri. La persona offesa avrebbe anche riconosciuto la pistola utilizzata dal presunto aguzzino la sera del 9 novembre 2019. Nonostante un quadro indiziario complesso, la difesa di De Paola, rappresentata dall’avvocato Valeria Verrusio, è riuscita a dimostrare al Collegio giudicante che la persona offesa avrebbe fornito una versione dei fatti poco coerente, mettendo in dubbio l’affidabilità del testimone chiave. Oggi, dopo le arringhe del P.M. e della parte civile che hanno chiesto la condanna del giovane, e dopo la discussione della difesa di De Paola, è stata letta la sentenza: assoluzione piena dall’accusa di estorsione continuata e pluriaggravata perché il fatto non sussiste.

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