Un anziano di Cellole è stato arrestato con l’accusa di omicidio del professor Pietro Caprio, il cui corpo è stato trovato carbonizzato all’interno dell’auto del padre, in una zona di campagna di Cellole. Il professore di educazione fisica a Minturno sarebbe stato ucciso a causa di un prestito non concesso. I carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca hanno fermato un uomo di 84 anni, ex operaio di Carano di Sessa Aurunca, ora in pensione, accusato di omicidio e distruzione di cadavere. Il movente dell’omicidio sembra essere legato al “grosso movimento di soldi” gestito da Caprio grazie alla sua società, che gli permetteva di concedere “prestiti”. Il presunto omicida è stato individuato grazie alle telecamere di sorveglianza della zona. Le tracce del docente si erano perse il pomeriggio del 3 novembre, quando aveva inviato un ultimo messaggio alla presidente della cooperativa balneare di cui era socio per incontrarsi poco dopo. Tuttavia, tale incontro non si è mai svolto poiché il 58enne presumibilmente era già stato ucciso. Gli accertamenti dei carabinieri hanno rivelato che tra i due uomini c’erano vecchi rancori legati a un debito non pagato. I due si sarebbero incontrati proprio in via Pietre Bianche, dove è stata trovata l’auto bruciata, una Dacia Duster, con i resti di Caprio all’interno. Ora gli investigatori dovranno stabilire se l’uomo fosse già morto al momento dell’incendio.

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