Sequestrato un allevamento ovino abusivo a Valle Agricola
I Carabinieri Forestali di Alife, insieme ai Medici Veterinari dell’A.S.L. del Distretto Matesino “Area A”, hanno individuato nel comune di Valle Agricola, in località “Panoramica”, un allevamento ovino abusivo composto da 23 capi adulti. Allevamento che non è risultato registrato all’A.S.L. e né censito nella Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Ovina.
Gli allevamenti abusivi costituiscono una fonte di pericolo per la pubblica incolumità in quanto non essendo sottoposti alle periodiche obbligatorie Profilassi di Stato da parte dell’A.S.L. potrebbero veicolare, attraverso il consumo del latte e delle carni prodotte, delle pericolose zoonosi all’uomo (Brucellosi, etc.), nonché mettere a rischio il patrimonio zootecnico nazionale. Immediatamente il gregge è stato sottoposto a sequestro amministrativo per motivi sanitari ed al proprietario dei capi di bestiame è stata irrogata una sanzione amministrativa per 70.000 euro di importo per omessa registrazione di allevamento e degli obblighi di identificazione individuale dei capi allevati. I capi di bestiame sono stati poi oggetto di confisca ed affidati all’Azienda Demaniale Regionale “Foresta Cognole”, sita a Montesano della Marcellana (SA), per i successivi adempimenti di rito.
È importante combattere gli allevamenti abusivi, che mettono a rischio la salute pubblica e il patrimonio zootecnico del nostro paese. Grazie all’azione dei Carabinieri Forestali e dei Medici Veterinari, è stato possibile individuare e sequestrare questo allevamento ovino abusivo a Valle Agricola. L’allevamento era composto da 23 capi adulti e non era registrato né presso l’A.S.L. né nella Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Ovina.
Gli allevamenti abusivi rappresentano un pericolo per la salute pubblica in quanto non sono sottoposti alle necessarie misure di profilassi da parte dell’A.S.L. Questo significa che potrebbero veicolare malattie zoonotiche pericolose per l’uomo, come la brucellosi, attraverso il consumo di latte e carne prodotti. Inoltre, mettono a rischio il patrimonio zootecnico nazionale. È quindi fondamentale intervenire prontamente per contrastare queste attività illegali.
Dopo la scoperta dell’allevamento abusivo, il gregge è stato immediatamente sequestrato per motivi sanitari. Inoltre, il proprietario è stato sanzionato con una multa di 70.000 euro per la mancata registrazione dell’allevamento e l’omessa identificazione individuale dei capi. I capi di bestiame sono stati confiscati e affidati all’Azienda Demaniale Regionale “Foresta Cognole” per le successive procedure.
È importante sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema e promuovere azioni mirate per contrastare gli allevamenti abusivi. Solo così potremo garantire la sicurezza alimentare e la tutela della salute dei consumatori.